Brasile: per la violenza a San Paolo sospese le Messe e gli incontri parrocchiali
della sera
Dato l'aumento dei fatti di violenza e il crescente numero di omicidi nello Stato
di San Paolo, l'arcivescovo metropolita, il cardinale Odilo Pedro Scherer, ha raccomandato
ai fedeli di pregare per la pace. Il cardinale ha chiesto che l’invito alla preghiera
sia diffuso attraverso i media e i media digitali, e ha esortato tutte "le persone,
le famiglie, i gruppi, le comunità e le parrocchie a pregare per la pace nella nostra
città". Secondo le informazioni pervenute all’agenzia Fides, l’invito è motivato dalla
violenza, arrivata al punto che le scuole hanno dovuto ridurre l'orario delle lezioni,
molte linee di autobus hanno cambiato percorso e i negozi chiudono prima. Anche se
il coprifuoco non è stato dichiarato dalle autorità, la comunità vive come se ci fosse.
Perfino nelle chiese cattoliche della periferia i sacerdoti hanno cancellato le Messe
e gli incontri serali nelle parrocchie. Nel fine settimana del 3 e 4 novembre sono
morte di morte violenta o per arma da fuoco 26 persone. Altre 20 nel fine settimana
appena trascorso. Gran parte degli omicidi che hanno per obiettivo le forze di polizia,
ha come mandante il gruppo noto come "Primo Comando della Capitale" (Pcc), un’associazione
creata nel 1993 dai prigionieri del carcere di massima sicurezza di Taubaté, vicino
a Sao Paulo, che ora opera dentro e fuori dalle prigioni di Stato: oltre ad essere
autori degli omicidi delle forze di polizia, gestiscono il traffico di droga e commettono
diversi altri reati. Dall'inizio dell'anno sono almeno 90 i poliziotti uccisi a San
Paolo dalla criminalità organizzata, probabilmente come forma di ritorsione rispetto
agli ultimi arresti dei capi di diversi clan. La Presidente brasiliana Dilma Rousseff
ha convocato il governatore dello Stato di San Paolo, Geraldo Alckmin, per elaborare
un piano comune per combattere il crimine. (R.P:)