2012-11-10 14:38:26

Referendum in Irlanda per sancire i diritti dei bambini nella Costituzione


Passata la campagna elettorale pro o contro il referendum, superata la crisi della Corte Suprema irlandese che, qualche giorno fà, aveva definito “ingiusta, parziale e non dello stesso peso” la pubblicità a favore del 'si', presentata dal Governo, il voto oggi si sta svolgendo nella piena rogolarità. Gli irlandesi sono chiamati a sancire nella loro Costituzione i diritti dei bambini. Il nuovo articolo afferma che ”in casi eccezionali, quando i genitori, qualunque sia il loro stato civile, non accudiscono doverosamente i figli a tal punto che la loro sicurezza e benessere ne possano soffrire sostanzialmente, lo Stato, quale garante del bene comune, dovrà, con mezzi appropriati previsti dalla legge, sostituirsi ai genitori”. Questo nuovo articolo introduce una dichiarazione esplicita nella Costituzione che riconosce i diritti naturali e inviolabili dei piccoli, affermando che lo Stato ha l’obbligo di assicurare che tali diritti siano protetti e proclamati. Tutti i partiti politici sono favorevoli al 'si' nel voto referendaio odierno. Il fronte del 'no', composto solo da pochi elementi, ha condotto la sua campagna affermando che il referendum mina la natura della famiglia, spostando l’asse di responsabilità dalla famiglia allo Stato e che il concetto di famiglia, quale unione matrimoniale tra l’uomo e la donna e, quindi, come alveo naturale per l’educazione del bambino e per l’espletamento dei suoi diritti inviolabili, si stia perdendo. La Conferenza episcopale irlandese, invitando al voto come esercizio di corresponsabilità per il bene comune, ha affermato: “incoraggiamo fortemente tutti a considerare con attenzione i valori e le implicanze del voto referendario. E’ chiaro che le parole dell’emendamento proposto non vogliono sovvertire l’equilibrio costituzionale esistente tra i diritti dei genitori e dei bambini o quelli tra i genitori e lo Stato”. Il risultato del voto odierno si conoscerà lunedì verso mezzogiorno. (Da Dublino, Enzo Farinella)








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