Benedetto XVI istituisce la Pontificia Accademia di Latinità
Promuovere e valorizzare la lingua e la cultura latina, in particolare presso le istituzioni
formative cattoliche: questo lo scopo della Pontificia Accademia di Latinità che Benedetto
XVI ha istituito sabato con una Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio. Come
presidente dell’Accademia, che dipenderà dal Pontificio Consiglio della Cultura, il
Papa ha nominato il prof. Ivano Dionigi, mentre in veste di segretario ha designato
il religioso salesiano, don Roberto Spataro. La loro nomina avrà la durata di cinque
anni. L'Accademia sarà costituita da un massimo di cinquanta membri ordinari, detti
accademici, studiosi e cultori della materia, nominati dal segretario di Stato. Il
servizio di Adriana Masotti:
“Sin dalla Pentecoste
la Chiesa ha parlato e ha pregato in tutte le lingue degli uomini”, tuttavia, scrive
il Papa nella sua Lettera Apostolica, “le comunità cristiane dei primi secoli usarono
ampiamente il greco ed il latino”, strumenti di incontro tra la novità della Parola
di Cristo e l’eredità della cultura ellenistico-romana. Sempre poi, continua, la lingua
latina “è stata tenuta in altissima considerazione dalla Chiesa Cattolica e dai Romani
Pontefici”, che l’hanno eletta a propria lingua, perché “capace di trasmettere universalmente
il messaggio del Vangelo”. Anche ai nostri tempi, osserva Benedetto XVI, la conoscenza
della lingua e della cultura latina risulta quanto mai necessaria per lo studio delle
fonti a cui attingonodiscipline ecclesiastiche quali, ad esempio, la Teologia,
la Liturgia, la Patristica ed il Diritto Canonico. Inoltre, proprio per evidenziare
la natura universale della Chiesa, è “in questa lingua che sono redatti i libri liturgici
del Rito romano, i più importanti Documenti del Magistero pontificio e gli Atti ufficiali
più solenni dei Romani Pontefici”. Nella cultura contemporanea, prosegue il Papa,
se da un lato "si nota il pericolo di una conoscenza sempre più superficiale della
lingua latina”, dall’altro, “proprio nel nostro mondo, nel quale tanta parte hanno
la scienza e la tecnologia, si riscontra un rinnovato interesse”. Ecco perciò l’urgenza,
si legge nel documento, di “sostenere l’impegno per una maggiore conoscenza e un più
competente uso della lingua latina, tanto nell’ambito ecclesiale, quanto nel più vasto
mondo della cultura”. Di questo dunque si occuperà la Pontificia Accademia di Latinità
a cui, come prevede lo Statuto, spetterà curare pubblicazioni, incontri, convegni
di studio e rappresentazioni artistiche; dare vita e sostenere corsi e altre iniziative
formative; organizzare attività espositive, mostre e concorsi.