Iraq: i vescovi chiedono un dialogo "coraggioso e sincero" per il Paese
I vescovi cattolici dell'Iraq si sono riuniti dal 6 al 7 novembre nella loro annuale
Assemblea a Ankawa, nella regione del Kurdistan. Lo riferisce l’agenzia Fides, citando
il comunicato conclusivo dell’Assemblea. I prelati hanno discusso varie tematiche
pastorali legate alle proprie Chiese, l'applicazione dell'Esortazione apostolica “Ecclesia
in Medio Oriente”, i temi del Sinodo per la Nuova evangelizzazione e dell'Anno della
fede lanciato da Benedetto XVI lo scorso 11 ottobre. L'Assemblea episcopale ha invitato
“tutti i partiti politici a sedersi insieme, liberi da interessi personali e confessionali,
per iniziare un dialogo coraggioso e sincero, rispettando i diritti di tutte le componenti
della società e il pluralismo. L’auspicio dei vescovi è che “la religione rimanga
distante dai conflitti politici”. “I bombardamenti, le uccisioni e le distruzioni
compiute in nome della fede – prosegue il comunicato - offendono Dio e deformano il
credo religioso”.L'Assemblea episcopale ha notato con tristezza che l’emigrazione
dei cristiani continua, invitando tutti i fedeli “ad essere attaccati alla propria
terra d'origine e a partecipare alla sua costruzione, prendendo esempio dai loro padri”.
L'Esortazione apostolica “Ecclesia in Medio Oriente”, hanno poi ricordato i presuli,
invita i figli di Abramo a non “essere strumentalizzati in conflitti reiterati e ingiustificabili
per un autentico credente”. I vescovi sperano dunque “che la convivenza continui con
migliori condizioni di giustizia e rispetto della dignità umana”, limitando così l’emigrazione
e incoraggiando i migranti a tornare. I prelati si sono inoltre detti “preoccupati
per le condizioni delle nostre sorelle e fratelli siriani”, e auspicano “che le riforme
chieste dalla popolazione vengano attuate in modo pacifico, attraverso dialoghi e
negoziati costruttivi e non con la violenza e la distruzione”. “Preghiamo – conclude
il comunicato - per il rapido ritorno alla stabilità” della Siria. “Anche per quanto
riguarda l’Iraq il documento invita i fedeli a rinvigorire la fede e la speranza e
di pregare per il ritorno alla pace e alla stabilità del Paese in modo che tutti possano
godere della libertà, dignità e gioia”. (D.M.)