E’ terminata questa mattina ad Acireale la 52.ma Assemblea generale della Conferenza
Italiana Superiori Maggiori (Cism) sul tema “Tempo di nuova evangelizzazione: responsabilità
dei Religiosi”. Oltre che per la vita della Conferenza, l’Assemblea è stata particolarmente
interessante, perché, subito dopo il Sinodo, la Cism è stato il primo organismo a
fare una riflessione sulla Nuova Evangelizzazione, sia perché ne ha chiarito la realtà
- cosa vuol dire Nuova Evangelizzazione - sia per i contributi che, come Vita consacrata,
la Chiesa aspetta dei Religiosi. Nelle due ultime giornate si sono avuti gli interventi
di quattro Ministri Generali, due dei quali hanno partecipato al Sinodo. Tutti ne
hanno ovviamente sottolineato l’importanza (anche se non tutti i partecipanti hanno
potuto parlare per mancanza di tempo). “La Nuova Evangelizzazione – hanno detto –
è far risuonare il Vangelo della Risurrezione. E’ una nuova Pentecoste; è conoscenza
degli uditori per un annuncio efficace. E’ una progressiva evangelizzazione, è un
andare alle frontiere geografiche e delle culture; è scegliere sentieri nuovi; è andare
e restare. Gli ultimi interventi sono stati quelli di Marco Tarquinio, direttore di
Avvenire, e del cardinale Angelo Scola. Il primo ha elencato i mali della società
italiana, che continua a respirare aria cristiana, anche se qualcuno vorrebbe privarla
di questo respiro”. Il cardinale (che non ha potuto raggiungere l’Assemblea per i
lavori nell’aeroporto di Catania) ha ricordato ai Religiosi che si evangelizza vivendo
la propria vocazione. Accennando ai voti ha detto che l’ubbidienza testimonia la libertà,
la povertà avvicina ai veri poveri, la castità è la prova che è possibile vivere in
Cristo Risorto. (Da Acireale, padre Egidoio Picucci)