Colombia: il vescovo di Buenaventura chiede aiuto contro la violenza
“Chiediamo aiuto all'opinione nazionale e internazionale perchè presti attenzione
a Buenaventura, per uscire dalla violenza”: questo l’appello preoccupato di mons.
Héctor Epalza Quintero, vescovo di Buenaventura, per la grave situazione di violenza
che vive questa regione. “La Commissione Vita, Giustizia, Solidarietà e Pace della
diocesi di Buenaventura, rende pubblica questa denuncia che io, come Pastore, appoggio
pienamente perché crediamo che la realtà di Buenaventura, il momento critico che sta
vivendo, riguardi non solo le autorità di Buenaventura, ma anche la Regione e la Nazione”
afferma mons. Epalza Quintero nel comunicato inviato all'agenzia Fides. Il vescovo
chiede un intervento urgente del governo nazionale e dei diversi organismi di controllo,
perché “nell’esercitare i loro obblighi costituzionali e giuridici, forniscano le
garanzie dei diritti alle comunità e al territorio”. La richiesta viene anche inoltrata
alle organizzazioni dei diritti umani, nazionali ed internazionali, per far conoscere
la realtà e mostrare “la situazione di violenza barbara che subiscono costantemente
gli abitanti della città, in particolare le zone di periferia e le comunità rurali".
Il comunicato della diocesi si riferisce agli scontri tra i gruppi paramilitari che
si fanno chiamare "La Empresa" e "los Urabeños" che si battono per il controllo del
territorio e il dominio delle aree dei porti, che sono rotte ambite del narcotraffico
e delle risorse minerarie. Mons. Epalza Quintero avverte che questa situazione di
violenza si può constatare ogni giorno attraverso gli omicidi, le sparizioni e gli
spostamenti forzati di cui è testimone lo stesso comune. Secondo dati ufficiali, dal
6 ottobre ci sono stati 40 omicidi (commessi con barbarie e crudeltà), 35 sparatorie
e 75 sparizioni segnalate dal Commissariato locale. (R.P.)