2012-11-08 16:01:39

Mons. Moraglia alla conferenza in Vaticano a 100 anni dalla nascita di Papa Luciani


Dal breve pontificato di Giovanni Paolo I si evince un "richiamo totale" alla semplicità della fede e di Dio "a cui non possiamo e non dobbiamo rinunciare nel nostro modo di credere", rilanciato anche dal recente Sinodo sulla nuova evangelizzazione: è quanto ha affermato mons. Francesco Moraglia, patriarca di Venezia, intervenendo ieri alla conferenza ''Ostensus magis quam datus. A cento anni dalla nascita di Albino Luciani", promossa dall'Osservatore Romano e dal Messaggero di Sant’Antonio e svoltasi nell'Aula Vecchia del Sinodo in Vaticano. "Luciani - ha spiegato mons. Moraglia - fu chiamato a un alto ministero in anni tempestosi come pochi. Fu un credente, un sacerdote e un vescovo che cercò di annunciare il Vangelo senza mai rinnegarlo, senza scendere a compromessi e senza mai abbandonarsi alla tentazione di conquistarsi una facile popolarità". Il Patriarca di Venezia ha quindi ricordato l'appello a una "effettiva comunione ecclesiale" lanciato da Luciani nel suo primo discorso da Pontefice in cui invitava i fedeli a "superare anche le tensioni interne''. "La sua apparizione - ha anche osservato - può essere spiegata come un intervento di Dio, come se il suo breve pontificato fosse stato un'antifona, una ripartenza che ha azzerato vecchi schemi umani comprensibilissimi presenti nella Curia, consentendo, dopo la sua morte, la novità dell'elezione di un Papa polacco dopo oltre quattro secoli di Papi italiani".

Ultimo aggiornamento: 9 novembre







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