Nigeria: ad Owerri il cardinale Filoni incontra i giovani
“E' veramente con gioia che inizio la mia visita pastorale qui a Owerri incontrando
voi, cari e amati giovani, che siete la speranza della Chiesa, gli ultimi eredi dell’evangelizzazione
di coloro che, cento anni fa, hanno dato la loro vita al Signore per annunciare il
Vangelo in questa terra benedetta”: con queste parole il cardinale Fernando Filoni,
Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha iniziato l’omelia
durante la Messa per i giovani che ha presieduto questa mattina, ad Owerri, all’inizio
della sua visita pastorale in questa Provincia ecclesiastica nigeriana, per concludere
le celebrazioni per il centenario dell’Evangelizzazione. Dopo aver commentato il brano
evangelico della preghiera di Gesù al Padre (Mt 11,25-30), proclamato nella liturgia
del giorno, il cardinale Filoni ha invitato i giovani a riflettere su quale significato
possano avere queste parole per loro, oggi. “Ogni volta che ci sentiamo pieni di ammirazione
per tutte le cose buone che Dio ha creato, noi siamo i piccoli di cui parla Gesù!”
ha detto il cardinale. “Ogni volta che nella nostra vita ci rendiamo conto che abbiamo
bisogno di Dio e che la nostra vita è vuota senza la sua presenza, allora siamo i
piccoli, per i quali Gesù si rallegra! Accettiamo con semplicità Gesù come nostro
compagno nel cammino della nostra vita, a scuola, a casa, per la strada…”.Un altro
aspetto sottolineato dal Prefetto del Dicastero Missionario riguarda la preghiera:
“è importante che impariamo a pregare come Gesù prega… Gesù ci insegna che quando
preghiamo il Padre celeste dobbiamo ringraziarlo e quindi terminare la nostra preghiera
pregando non solo per le nostre esigenze ma anche per le esigenze delle persone che
ci sono vicine, in modo da poter diventare noi stessi dono per gli altri. Le parole
con cui Gesù conclude la sua preghiera – ‘Venite a me, voi tutti che siete affaticati
e oppressi, e io vi ristorerò’ - sono rivolte alla folla, ma si rivolgono anche a
noi” ha proseguito il porporato, esortando i giovani ad invitare il Signore Gesù “a
venire a stare con noi”, quindi ha concluso: “E' meraviglioso sapere che sempre, e
ripeto sempre, in ogni situazione della nostra vita, possiamo andare a Gesù, possiamo
rivolgerci a Lui, sapendo che non ci abbandonerà mai!”. (R.P.)