Elezioni Usa: un unico Paese sotto un unico Presidente
Gian Maria Vian, direttore dell'Osservatore Romano Ogni volta
che si celebra questo grande rito democratico un Paese si rafforza comunque vadano
le cose perchè è un grande segnale di partecipazione popolare, compreso il 'fair play'
di chi perde. Gli avversari sono tali fino alle elezioni, poi c'è un unico Paese sotto
un unico presidente. E' una grande lezione che la democrazia statunitense offre al
resto del mondo. Certamente un dato interessante che arriva dal voto americano è quello
della presenza degli immigrati, della comunità ispanica in particolare, i 'latinos',
la cui crescita sta diventando importante anche da un punto di vista elettorale, quindi
politico. Del resto lo spagnolo è ormai la seconda lingua negli Usa. Sui referendum
su temi eticamente sensibili, come il matrimonio omosessuale, l'uso della cannabis,
la pena di morte, bisogna premettere che gli Usa, come disse Benedetto XVI volando
in America nel 2008, sono un Paese laico per amore della religione. C'è una separazione
tra confessione religiosa e Stato. Direi che questi temi, eticamente sensibili, sono
temi in cui certamente influisce il pensiero religioso, ma sono temi che riguardano
tutta la società. Lo sforzo che stanno facendo i vescovi americani è proprio quello
di allargare il consenso ragionevole di donne e uomini, anche non religiosi, sul bene
comune, sull'abolizione della pena di morte, sull'accoglienza degli immigrati ma anche
sul fondamento della società sul matrimonio naturale, non sul matrimonio religioso.
Ciò, salvaguardando i diritti di ogni persona. Quindi non si tratta di discriminare
la persona anche su base sessuale. Però la controversia è notevole, come è
notevole sui provvedimenti di Obama che prevedono per tutte le istituzioni sanitarie,
comprese quelle cattoliche che anche negli Usa sono importanti, una partecipazione
finanziaria a misure come l'aborto, che è inaccettabile, naturalmente, da parte di
Istituzioni cattoliche. E questo è stato posto giustamente dai vescovi statunitensi
come problema di libertà religiosa. Uno dei motivi della rielezione di Obama sono
i dati non rosei ma meno preoccupanti degli ultimi tempi in economia, dalla quale
arriva qualche segnale positivo. E' vero che la Cina ha in mano il debito pubblico
americano, ma l'economia reale Usa è più solida e importante di quella cinese, con
un Pil inferiore a quello dergli Stati Uniti e dell'Europa stessa. (a cura di Luca
Collodi)