Legge elettorale: via libera alla soglia del 42,5%
In Italia, via libera della commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama ad
un emendamento alla legge elettorale che prevede il superamento della soglia del 42,5%
per conquistare il premio di maggioranza del 55% dei seggi. L'emendamento ha raccolto
l'appoggio di tutti i partiti tranne il Pd e l’Idv. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Il leader dell'Api
Francesco Rutelli, che ha proposto la modifica, parla di “passo importante” anche
se “c’è ancora tanta strada da fare”. Critico, invece, il segretario del Pd Pierluigi
Bersani: “Qualcuno – ha detto – teme che governiamo noi”. Coloro che hanno votato
l'emendamento sulla soglia al 42,5% - sottolinea Anna Finocchiaro del Pd - “sono forze
politiche che vogliono consegnare il Paese ad una situazione dove nessuno vince e
nessuno perde”. Per il presidente di Sel, Nichi Vendola, “si è ricostruito il centrodestra”
con l’obiettivo di rendere ingovernabile il Paese. “L'individuazione di una soglia
– ha osservato invece il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini - era cosa sacrosanta
dopo i rilievi della Corte Costituzionale”. Intanto, il presidente del Consiglio Mario
Monti - in una conferenza stampa a margine del vertice Asem in Laos - ha detto che
un intervento del governo per cambiare la legge elettorale è tecnicamente possibile,
anche se è preferibile che se ne occupino i partiti. Gli stimoli del presidente Giorgio
Napolitano – ha poi ricordato il premier Monti – “sono stati costanti, coerenti e
incisivi”. “Non c’è che da rammaricarsi del fatto – ha concluso - che, per ora, le
forze politiche non siano riuscite a tradurre questo in una nuova legge elettorale”.