Siria: la Chiesa chiede “preghiere e aiuti concreti" per evitare la distruzione del
Paese
“La Chiesa e il monastero di Santa Maria a Deir Ezzor, sulle rive del fiume Eufrate,
sono state distrutte da un’esplosione sabato 27 ottobre. E’ un evento che ci ha sconvolto
e per questo chiediamo le vostre preghiere e il vostro aiuto per la Siria”: è quanto
scrive, in un accorato messaggio inviato all’agenzia Fides, mons. Eustathius Matta
Roham, arcivescovo metropolita siro-ortodosso dell’arcidiocesi di “Jazirah ed Eufrate”,
nella Siria orientale, dopo l’attentato all’unica chiesa siro-ortodossa della cittadina
di Deir Ezzor. L’arcivescovo racconta a Fides: “La comunità cristiana di Deir Ezzor
era già fuggita, nella quasi totalità, la scorsa estate, per i pesanti combattimenti
in città. Molti cristiani sfollati si sono rifugiati ad Hassake, dove c’è un Centro
della nostra arcidiocesi. La comunità cristiana aveva lavorato instancabilmente, e
con grandi sacrifici, per dieci anni, dal 1994 al 2004, per costruire la chiesa e
la scuola cristiana di ‘Al-wahda’. Dei criminali hanno distrutto questa splendida
opera in meno di un minuto”. Il messaggio giunto a Fides si conclude con un invito
a tutti i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà: l’arcivescovo chiede “preghiere
e azioni concrete per fermare l’inesorabile distruzione della creazione di Dio in
Siria”. (R.P.)