Giornata delle Forze armate. Monti in Afghanistan: Paese e governo orgogliosi di voi
L’Italia trasformerà il suo sostegno all’Afghanistan, ma non lascerà il Paese da solo.
Lo ha detto il premier Monti, che ieri nel giorno della Festa delle Forze Armate,
ha incontrato il presidente afgano Karzai e ha visitato a sorpresa il contingente
italiano nella base Isaf di Herat. E nel suo messaggio, il capo dello Stato Napolitano
ha assicurato ogni sforzo per riportare a casa i due marò prigionieri in India. Servizio
di Giampiero Guadagni:
Nessun
singolo Stato è in grado di farcela da solo. Nel giorno della festa delle Forze Armate
italiane, Napolitano sollecita il potenziamento e la valorizzazione degli organismi
internazionali: Nazioni Unite, Unione europea, Alleanza atlantica. E lancia un messaggio
di coesione per superare le nuove ardue sfide nel campo dell’economia, della sostenibilità
ambientale, della giustizia sociale e internazionale. Il capo dello Stato è intervenuto
anche sui due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, prigionieri da otto mesi
in India: faremo di tutto per riportarli a casa, ha detto. Impegno ribadito dal ministro
degli esteri Terzi. E della vicenda ha parlato anche il premier Monti, oggi a Kabul
per un incontro bilaterale con il presidente afghano Karzai. Il 2014 sarà un anno
di svolta e non di rottura, ha sottolineato il presidente del Consiglio, per il quale
la presenza italiana sarà meno basata sul contributo militare e sempre più sulla cooperazione
economica. In precedenza il premier Monti ha visitato senza preavviso il contingente
italiano nella base Isaf di Herat. Da parte sua, il ministro della Difesa Di Paola,
ha ricordato i militari italiani caduti: ultimo, in ordine di tempo, il Caporal Maggiore
Tiziano Chierotti, ucciso in Afghanistan il 25 ottobre scorso.