di Flavio Lotti, coordinatore Tavola della Pace Non abbiamo
sbagliato ad andare in queste terre. E' stato come andare a visitare qualcuno in carcere.
La sofferenza di questa gente è vissuta con un coraggio e una dignità così forte da
lasciarci tutti molto impressionati. Ringraziamo le persone che ci hanno aperto le
loro porte raccontandoci le loro angoscie e le loro preoccupazioni. Bisogna andarci.
Se non ci vai, non ci credi. Quest'anno la Marcia per la Pace Perugia-Assisi
si è svolta in Terrasanta. Più di duecento persone (studenti, giovani, insegnanti,
amministratori locali, sportivi, giornalisti, esponenti di gruppi e associazioni e
semplici cittadini da una novantina di città italiane) hanno partecipato a quella
che è stata la prima edizione della marcia compiuta in un deserto. "A simboleggiare
- spiega Lotti, tra gli organizzatori dell'iniziativa - il cammino che dobbiamo fare
per far rifiorire i valori nel deserto delle coscienze". Promossa dal Coordinamento
nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani, la missione ha voluto testimoniare
la promozione del dialogo, nel tentativo di capire il contributo che possono dare
la società civile e le istituzioni italiane ed europee. www.perlapace.it (a cura
di Antonella Palermo)