“Solo la fede nella vita eterna ci fa amare veramente la storia e il presente, ma
senza attaccamenti, nella libertà del pellegrino, che ama la terra perché ha il cuore
in Cielo”: è quanto ha detto il Papa all’Angelus di giovedì scorso nella Solennità
di Tutti i Santi, invitando tutti a ritrovare il vero senso di ciò che facciamo qui
in terra. Ascoltiamo in proposito il nostro direttore, padre Federico Lombardi,
nel suo editoriale per Octava Dies, il Settimanale informativo del Centro Televisivo
Vaticano:
Nei primi giorni
di novembre la Chiesa ci invita ad alzare lo sguardo, a squarciare il cielo chiuso
sopra le nostre teste e a vedere aldilà. Vedere la comunità dei salvati, dei santi,
viva con il Signore, sentirne la presenza e l’unione spirituale con noi in cammino.
Esprimere il nostro rapporto spirituale con i defunti, nel ricordo, nella preghiera,
nella speranza.
Nel recente Messaggio conclusivo del Sinodo al popolo di Dio
si ricorda che “alla donna samaritana Gesù non si presenta semplicemente come colui
che dà la vita, ma come colui che dona la ‘vita eterna’(Giov 4,14). Il dono di Dio
non è semplicemente la promessa di condizioni migliori in questo mondo, ma l’annuncio
che il senso ultimo della nostra vita è oltre questo mondo, in quella comunione piena
con Dio che attendiamo alla fine dei tempi”.
E il Messaggio continua ricordando
che nella Chiesa le persone consacrate a Dio totalmente, in povertà, castità e obbedienza,
devono essere proprio i testimoni di questo orizzonte dell’esistenza umana che va
oltre la morte, testimoni dell’attesa di un compimento che si trova solo aldilà di
quanto sperimentiamo su questa terra. Vocazione splendida, ma quanto esigente!
L’impegno
in questo mondo è doveroso e necessario, ma dev’essere alimentato da una speranza
che sia capace di motivarlo, che ne orienti il cammino, verso “cieli nuovi e terra
nuova”. Senza questa speranza non era possibile la prima evangelizzazione e non sarà
possibile quella nuova. Leviamo dunque il capo per vedere il Signore che viene accompagnato
dai suoi santi.