Aumentano le aziende con titolari stranieri. Producono il 5,7% del Pil
La crisi che colpisce gli italiani sembra risparmiare le imprese individuali con titolari
stranieri. Secondo i dati di Confesercenti, resi noti venerdì scorso, nei primi nove
mesi del 2012 queste attività sono cresciute di 13mila unità, a fronte delle 24.500
a gestione italiana che hanno chiuso. Servizio di FrancescaSabatinelli
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La crisi sembrerebbe
quindi non colpire proprio tutti, considerando inoltre che lo studio rileva come in
dieci anni il peso totale di queste attività è passato dal 2 al 9%. Circa cinque volte
in più rispetto a una generale contrazione del 3%. Nei primi sei mesi del 2012 le
imprese individuali con titolare straniero sono risultate essere circa 300 mila. Contribuiscono
inoltre per un 5,7% alla intera ricchezza dell’Italia. La Confesercenti procede anche
ad una mappatura, oltre il 57% delle imprese si concentra in cinque regioni: Lombardia,
seguita da Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Veneto. Tre soprattutto i comparti che
impegnano queste imprese: commercio, costruzioni e manifattura. L’Africa resta il
serbatoio principale degli imprenditori: marocchini in testa seguiti da senegalesi,
entrambe le nazionalità impegnate nell’attività di vendita al dettaglio, subito dopo
egiziani, somministrazione di alimenti, e tunisini, comparto edile. Al secondo posto
i cinesi, con ristorazione e abbigliamento, seguiti da albanesi e romeni, attivi nell’edilizia.