La Cina si prepara al congresso del Partito comunista, incertezza sugli equilibri
politici
La Cina si prepara ad un cambiamento al vertice. E’ previsto per giovedì 8 novembre
l’inizio ufficiale del 18mo congresso del Partito Comunista, che segnerà l’arrivo
al potere di una nuova generazione di leader. Ma tra i delegati, da ieri riuniti a
Pechino, sembra non sia stato ancora raggiunto un accordo. Ascoltiamo Davide Maggiore:
La data di
chiusura del congresso non è stata ancora ufficializzata: secondo alcuni osservatori
è un indice del fatto che le diverse componenti del partito non hanno ancora trovato
un accordo. A fronteggiarsi sarebbero soprattutto l’ala guidata dall’attuale presidente
Hu Jintao, forte tra i quadri del partito, e quella legata al suo predecessore Jiang
Zemin, che avrebbe il supporto dell’esercito. Al centro delle trattative resta soprattutto
la composizione del potente Comitato permanente dell’Ufficio politico, mentre gli
esperti danno per quasi certa la promozione del vicepremier Li Keqiang e soprattutto
la nomina a segretario del vice di Hu, Xi Jinping, che a marzo prossimo dovrebbe ottenere
la presidenza. Altrettanto sicura l’espulsione dal partito dell’ex leader emergente
Bo Xilai, attualmente accusato di corruzione e abuso di potere. Nei prossimi anni
la nuova dirigenza – priva, a differenza del passato, di un capo indiscusso - dovrà
affrontare molte sfide vitali per il gigante dell’Asia. Prima tra tutte quella dell’economia,
la cui forte crescita dovrebbe rallentare nel 2012. Una conseguenza della crisi globale
che certamente avrà ricadute sull’occupazione.