2012-11-02 14:57:44

Eletto il nuovo priore generale dei Fatebenefratelli, fra Jesús Etayo Arrondo


L’antico Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, meglio conosciuto dei Fatebenefratelli, ha un nuovo superiore generale. Si tratta del 54.enne spagnolo, fra Jesús Etayo Arrondo, eletto durante il Capitolo generale in corso a Fatima. Fino al 9 novembre circa 80 religiosi e una ventina di laici sono riuniti per delineare il prossimo futuro di un Istituto presente in 52 nazioni, con 311 opere e centinaia di migliaia di assistiti. Alessandro De Carolis ha domandato al nuovo priore generale quali siano le priorità individuate durante il Capitolo generale:RealAudioMP3

R. - La priorità dell’Ordine Fatebenefratelli oggi è continuare ad attuare il proprio carisma e la missione dell’ospitalità: è vero che ha 500 anni, ma noi pensiamo che sia attuale ancora oggi e vogliamo quindi rafforzarla per il futuro, aggiornarla, renderla ancor più presente e soprattutto farla arrivare a tutti i poveri e bisognosi: questa è la nostra grande priorità.

D. - Nel Capitolo generale, avete parlato del vostro servizio dell’ospitalità. Cosa è emerso di nuovo?

R. - E’ necessario rinforzarlo e dare soprattutto identità a tutta la nostra missione, insieme con i tanti collaboratori e con le tante persone che, con noi, svolgono questa missione. Per noi, è molto importante mantenere vivo questo messaggio dell’ospitalità: così come l’Ordine lo ha ricevuto da San Giovanni di Dio, lo vuole attuare anche oggi.

D. - Al Capitolo generale, in corso a Fatima, sono presenti un’ottantina di religiosi, ma anche una ventina di laici. Che ruolo hanno, in particolare, i laici all’interno del vostro Istituto?

R. - I laici rappresentano una parte importantissima. Senza di loro, non potremmo portare avanti, con questa estensione, la nostra missione. Nel nostro Istituto ricoprono posti di responsabilità molto importanti, sempre nel senso della missione del carisma dell’ospitalità.

D. - Voi siete presenti in oltre 50 Paesi e assistete circa 800 mila persone: avete in serbo dei nuovi progetti?

R. - Nel Capitolo, fino a questo momento, non abbiamo affrontato questo aspetto. Ma è anche vero che riceviamo continuamente dei nuovi progetti provenienti da tante parti del mondo, così tanti che non sempre riusciamo a rispondere. E’ anche vero, però, che in questo tempo di crisi che viviamo nel mondo, vogliamo lavorare con i più vulnerabili: con tutte quelle persone cioè che, fino a circa tre anni fa, stavano bene e che ora con la crisi stanno vivendo situazioni veramente difficili.

D. - Anno della Fede, nuova evangelizzazione: in che modo il carisma di San Giovanni di Dio pensa di servire quelle che il Papa ha indicato come "frontiere" spirituali e pastorali della Chiesa di oggi?

R. - L’evangelizzazione è quello che forma il nucleo della nostra missione. Noi vogliamo contribuire, approfondendo in modo chiaro la nostra missione evangelizzatrice, con l’ospitalità alle persone malate, alle persone bisognose e vogliamo quindi approfondire la formazione dei religiosi sotto questo profilo. Il tema del rinnovamento è un aspetto fondamentale per noi e va in questo senso.







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