“Cristiani per servire”: Tso sempre nel rispetto della dignità della persona
Il Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) “deve essere attuato nel rispetto della
dignità della persona, dei suoi diritti civili e politici, compreso per quanto possibile
il diritto alla libera scelta del medico e del luogo di cura” e deve essere accompagnato
"da iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la partecipazione di chi vi è obbligato”.
E’ quanto sottolinea Franco Previte, presidente di “Cristiani per servire”, dopo la
notizia, diffusa dai media, della condanna di sei medici del Reparto di psichiatria
dell’Ospedale di Vallo della Lucania a seguito del Tso nei confronti di un maestro
elementare. “L’uomo - ricorda Previte al Sir - era rimasto legato mani e piedi ad
un letto di contenzione per 4 giorni senza acqua, cibo e privo dell’affetto dei familiari”.
Rammentando che la legge 180 per la chiusura dei “manicomi” e la nuova disciplina
recepita dalla legge di riforma sanitaria n. 833, “si fondano sulla tutela della salute
fisica e psichica, nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana”,
Previte ribadisce “la carenza, da ben 34 anni, di provvedimenti legislativi”. Auspica
inoltre “intenti mirati a concetti di solidarietà” per evitare il ripetersi di eventi
come quello di Vallo della Lucania. (A.L.)