Siria: oltre 150 morti nelle ultime 24 ore. Dalla Cina un piano di pace
In Siria continuano i bombardamenti del regime su diverse città, mentre sale la tensione
al confine con il Libano: 152 le vittime nelle ultime 24 ore. Oggi anche diversi attacchi
dei ribelli contro postazioni militari: uccisi 28 soldati di Assad nei pressi della
città di Saraqeb. Sul fronte diplomatico arriva il piano di pace della Cina: tregue
limitate regione per regione e un governo transitorio. CeciliaSeppia:
I
caccia dell’aviazione militare hanno ripreso questa mattina a sganciare bombe su diverse
città della Siria, nel mirino ancora Aleppo e Damasco e anche la periferia di Harasta.
Poi tutta la provincia di Idlib, dove gli oppositori del regime avrebbero conquistato
postazioni strategiche. Vittime ingenti si contano tra i civili, perdite pure tra
le fila dei militari di Assad, colpiti oggi dai ribelli in tre assalti a checkpoint
nel nord-est. Scontri e morti anche al confine con il Libano: qui le guardie di frontiera
di Beirut hanno sparato contro un camion di miliziani che tentava di entrare illegalmente
nel Paese. Sul fronte diplomatico, dopo l’appello dell’inviato dell’Onu e Lega Araba
Brahimi alla Cina, arriva la proposta di Pechino di un piano di pace in 4 punti che
comprende un cessate il fuoco graduale, da applicare regione per regione e fase per
fase e la creazione di un governo transitorio. E’ al Cairo per parlare anche di crisi
siriana il ministro degli esteri russo Lavrov che domenica incontrerà Brahimi. Intanto
il Consiglio Nazionale Siriano ammonisce la comunità internazionale di alimentare
l’estremismo islamico nel Paese, con la sua inerzia di fronte al conflitto.