Uragano Sandy, il Papa prega per le vittime negli Stati Uniti
“Consapevole della devastazione causata dall’uragano che ha colpito la costa orientale
degli Stati Uniti, offro le mie preghiere per le vittime ed esprimo la mia solidarietà
a tutti coloro che sono impegnati nella ricostruzione”. Così il Papa oggi al termine
dell’udienza ha voluto rivolgersi agli americani ancora alle prese con il terribile
passaggio di Sandy. Declassato a ciclone tropicale si sposta verso il Canada con una
scia di devastazione che occorreranno giorni a sanare specie in new Jersey meta oggi
del Presidente Obama.Intanto New York torna lentamente alla normalità. Il servizio
di Amedeo Lomonaco:
Il Papa, che
domenica scorsa all’Angelus aveva espresso vicinanza alle popolazioni colpite dall’uragano
Sandy nei Caraibi ha assicurato stamani la propria preghiera per le vittime negli
Stati Uniti:
“Conscious of the devastation caused by the hurricane… Consapevole
della devastazione causata dall’uragano che ha recentemente colpito la costa orientale
degli Stati Uniti, offro le mie preghiere per le vittime ed esprimo la mia solidarietà
a tutti coloro che sono impegnati nella ricostruzione”.
L’opera di ricostruzione
richiederà risorse, secondo alcune stime, che supereranno i 50 miliardi di dollari.
Negli Stati Uniti, sono oltre 7 milioni le persone rimaste senza elettricità. L’uragano
si sta spostando verso il Canada ma il presidente americano Barack Obama ha avvertito
che “ci sono ancora rischi di inondazioni”, “rischi di black out e di forti venti”.
A New York gran parte di Manhattan è ancora al buio e si teme che il blackout vada
avanti per giorni. La metropolitana di New York resta bloccata. Riaprono invece gli
aeroporti John Fitzgerald Kennedy di New York e Newark Liberty del New Jersey. Gli
scali offriranno comunque servizi limitati. Resta chiuso l'aeroporto LaGuardia di
New York, così come le scuole della città. Al momento l’uragano, declassato a ciclone
post-tropicale, si trova sopra la Pennsylvania, a circa 500 chilometri a nordovest
di Philadelphia. I venti massimi soffiano a 64 chilometri orari. L'ampiezza del ciclone,
che si è abbattuto su circa 1.500 chilometri, è la maggiore mai registrata nell'Oceano
Atlantico. La zona degli Stati Uniti colpita è densamente abitata e rappresenta, con
i suoi dodici Stati, il 23% del prodotto interno lordo.