Usa: Sandy semina morte e distruzione. Testimonianza dell'ex capo dei vigili del fuoco
di New York
Sono 17 le persone morte per l’uragano Sandy negli Stati Uniti e una in Canada. Le
vittime, molte per caduta di alberi, sono negli stati di New Jersey, New York, Maryland,
North Carolina, West Virginia, Pennsylvania e Connecticut. Il presidente Obama ha
dichiarato lo stato di grave calamità naturale per New York e New Jersey, mentre è
black-out in ben 13 Stati. Diverse compagnie aeree hanno sospeso i voli per
New York e Washington. Il servizio di Fausta Speranza:
Almeno 6,5 milioni
di americani al buio. I black-out riguardano anche il District of Columbia,
dove si trova la capitale federale Washington. A New York, niente luce elettrica dalla
29.ma strada in giù. Nel quartiere del Queens, nonostante la tanta acqua, è scoppiato
un incendio che ha coinvolto 15 edifici. La zona nota come Lower Manhattan è stata
ricoperta da una marea di oltre 4 metri. Ora però l’acqua sta scendendo. La Grande
Mela offre oggi uno scenario surreale, pochissime persone e macchine anche per le
strade centrali: tanti mezzi dei vigili del fuoco. D’altra parte sono chiusi uffici,
scuole, nonché Wall Street. Allagamento anche nel New Jersey, dove in particolare
la preoccupazione è per la centrale nucleare di Oyster Creek, che si trova nel sud
a soli 40 km da Atlantic City, località turistica di mare devastata dal ciclone. Al
momento, l’uragano Sandy è stato declassato a “tempesta post-tropicale”, ma rimane
pericoloso per la costa orientale degli Usa, dove potrebbe toccare 60 milioni di persone.
Per
una testimonianza su quanto sta accadendo nelle aree più colpite da “Sandy”, Alessandro
Gisotti ha raggiunto, telefonicamente a New York, Daniel Nigro, l’ex comandante
dei vigili del fuoco della cittàall’epoca dell’11 settembre:
R. – The most
critical part of the storm has been the surge… La parte più critica della tempesta
è l’ondata di acqua alta che ha superato ogni record, che ha allagato la zona in maniera
inimmaginabile. C’è la devastazione in tutte le nostre aree più basse: i tunnel, la
metropolitana sono allagati, le case di migliaia di persone sono allagate… I primi
soccorritori si sono trovati di fronte a zone della città che non riuscivano a raggiungere.
i camion non riuscivano ad arrivare e nella sola zona del Queens. Abbiamo perso probabilmente
un centinaio di edifici, distrutti dagli incendi.
D. – Quale è la situazione
peggiore, ora?
R. – Well, I think the tide is coming back up again one more
time… Credo che la marea stia per tornare: è peggio di quanto si potesse immaginare.
La devastazione è così estesa… Non è solo qui a New York: sono molti gli Stati colpiti
e probabilmente sono almeno 16 milioni le persone coinvolte negli Stati Uniti.
D.
– Vigili del fuoco, polizia, volontari stanno facendo il possibile… Stanno facendo
molto più del possibile: stanno rischiando la loro vita. Il loro intervento è stato
febbrile per tutta la notte per evacuare ospedali, persone rimaste intrappolate nelle
macchine e nelle case… Finora, ci sono state vittime dovute nella maggior parte alla
caduta di alberi.
D. – Ovviamente, la sua speranza è che questa terribile tempesta
si esaurisca quanto prima…
R. – We hope it just keeps moving to that the people
in this area can at least… Noi speriamo che continui a spostarsi, affinché le persone
che vivono in questa parte del Paese possano almeno incominciare l’opera di ricostruzione
della loro vita, in questa zona che ha subito un’alluvione così grave.