"Vogliamo ricordare
quei bambini morti con semplicità e sobrietà, così come erano loro. Senza la fede
non avremmo potuto superare un lutto così doloroso". Così Antonio Morelli, Presidente
dell'Associazione Vittime del Terremoto di S. Giuliano, alla vigilia del decimo anniversario
del sisma che nel paese molisano causò la morte di 27 bambini della scuola elementare
crollata e di una loro insegnante. "Vogliamo esprimere anche un abbraccio virtuale
a tutte le popolazioni colpite da eventi sismici recenti - spiega Morelli - mandando
loro un messaggio di solidarietà e speranza. Adesso S. Giuliano è un paese totalmente
ricostruito, è stata realizzata una piscina splendida di cui usufruiscono anche gli
abitanti dei paesi limitrofi. C'è una palestra totalmente ristrutturata laddove fu
celebrato il funerale delle vittime. Soprattutto, oggi esiste una scuola nuova,
la più sicura d'Italia, il cui modello di progettazione auspichiamo possa venire adottato
anche altrove in Italia". Pino Ciociola, giornalista di Avvenire e
autore del libro "La scuola assassina", è diventato amico di quei luoghi e di quella
gente. Da là sottolinea ai nostri microfoni che "sebbene il dolore non si possa cancellare,
almeno giustizia c'è stata". Ricordando l'impatto emotivo di quella tragedia che
fece il giro dei media di tutto il mondo, ricorda anche quei bambini che a vita porteranno
sul proprio corpo le tracce di quel terremoto". Intanto la sicurezza delle nostre
scuole è ancora un traguardo lontano. Una indagine condotta da Cittadinanzattiva
rivela che su un campione di 111 edifici scolastici sono 23 quelli che risultano assolutamente
inadeguati rispetto alle basilari norme di sicurezza e che solo il 36% raggiunge appena
la sufficienza. (a cura di Antonella Palermo)