Portogallo: organizzazioni cattoliche denunciano regressione sociale e aumento della
povertà
"Rileviamo che è in atto un enorme regresso sociale, che colpisce soprattutto i più
deboli, portando un aumento della povertà, dell’insicurezza, della violenza e altri
problemi sociali" si legge nel comunicato dei Movimenti degli Operai Cattolici pubblicato
dall'agenzia Ecclesia, di cui è pervenuta copia all’agenzia Fides. L’Associazione
degli operai cattolici e la Gioventù Cattolica del Portogallo hanno definito, in una
dichiarazione ufficiale congiunta, come "grande regressione sociale" la proposta di
bilancio dello Stato promossa dal governo per il 2013. Il movimento Lega degli Operai
cattolici (Loc), il Movimento dei lavoratori cristiani (Mtc) e il Movimento Gioventù
Operaia Cattolica (Joc) parlano di "ingiustizie" nella proposta del governo. Il documento
critica anche la riduzione dei vari benefici sociali: "è ovvia la chiara svalutazione
del lavoro umano e il disprezzo per i diritti dei lavoratori". "Queste opzioni attaccano
violentemente i redditi da lavoro e dei cittadini più poveri; mostrano l'incapacità
di combattere la corruzione, la frode fiscale e la promiscuità tra interessi privati
e servizi pubblici; mostrano irresponsabilità nella gestione finanziaria del settore
bancario". La nota conclude: "A tutti noi, giovani, adulti, anziani e bambini, compete
dunque l’essere consapevoli della realtà, ripensare i valori con cui vogliamo costruire
la società e agire coerentemente". (R.P.)