Egitto: scelti i tre candidati per la successione di Shenouda III
Le elezioni per la scelta del successore di papa Shenouda III hanno individuato ieri
al Cairo tre nomi, sui cinque possibili candidati. Si tratta di: Amba Raphael, 52
anni, vescovo responsabile delle parrocchie del centro del Cairo, che ha collezionato
1980 voti; Amba Tawadraus, 60 anni, vescovo della diocesi di Behaira, sud-est di Alessandria
d'Egitto, il quale ha ricevuto 1623 preferenze; l'igumeno Rouphail Afa Mina, 70 anni,
del monastero Mina Mari e allievo del patriarca Kyrillos VI, predecessore del patriarca
defunto, con 1530 voci. In totale gli elettori che hanno preso parte alla scelta erano
2412: di questi, 2400 sono parte del Santo Sinodo, del Faith Denomination Council
e del Religious Endowments Council, così come un gruppo di monache e laici in rappresentanza
di tutte le diocesi in Egitto e all'estero. A questi si sono inoltre aggiunti cinque
rappresentanti della Chiesa etiope e sette moderatori. Le elezioni si sono svolte
al monastero di Amba Rouaiss, ad Abbasseyya, un sobborgo nel centro del Cairo, dove
è situata la grande cattedrale di San Marco, seme originario della Chiesa ortodossa
copta, all'interno della quale papa Shenouda III ha ricevuto papa Giovanni Paolo II
nel febbraio del 2000. I risultati sono stati diffusi da Ctv Channel, il canale tv
ufficiale della Chiesa copta. I due monaci del monastero siriano di Dayr al Souriani,
l'igumeno Seraphim e l'igumeno Pachômios - gli altri due candidati in lizza - hanno
ricevuto rispettivamente 380 e 305 voti. Questi due erano anche i candidati più giovani,
avendo rispettivamente 53 e 49 anni. Domenica prossima, 4 novembre, si terrà una grande
cerimonia alla cattedrale di San Marco con una messa solenne e l'estrazione sull'altare
di uno dei tre candidati finalisti. Il sorteggio sarà fatto da un giovanissimo diacono
di due o tre anni al massimo che, bendati gli occhi, dovrà estrarre a sorte uno dei
tre foglietti, con impresso il nome del prescelto e vincitore. I nomi dei tre finalisti
non rappresentano certo una sorpresa, sia per quanto concerne i due vescovi che per
il più anziano del trio, il 70enne igumeno Rouphail Afa Mina. Negli ultimi mesi essi
hanno fornito una buona testimonianza di unità di vedute e uno spirito alieno da competitività
fra loro per la successione di Shenouda III. Difatti Amba Raphael ha indicato Amba
Tawadraus per le elezioni e avrebbe voluto ritirarsi dall'elezione, ma il suo desiderio
è stato respinto dalla commissione elettorale. Amba Raphael, un passato alle spalle
da medico e chirurgo, è conosciuto come "il vescovo asceta". Egli è sostenuto da Amba
Moussa, vescovo responsabile della pastorale giovanile, che è stato anche il suo insegnante,
e da molti altri vescovi fra i quali vi è il decano Amba Mikhaïl, vescovo di Assiout
per oltre 60 anni. Egli è molto apprezzato dalle congregazioni delle dieci chiese
in centro al Cairo, è molto riservato e riottoso a parlare con i media, confida molto
nella spiritualità. Amba Tawadraus, ex farmacista, è impegnato nella riunificazione
di tutte le chiese e, in particolare, dei copti della diaspora dispersi nel mondo.
Egli è stato candidato da Amba Raphael e altri sei vescovi tra i quali Amba Souryal,
vescovo di Melbourne in Australia. Egli possiede un inglese fluente. L'igumeno Rouphail
Afa Mina è stato segretario personale del defunto papa Kyrillos VI, predecessore di
papa Shenouda, prima di diventare monaco al monastero di Mari Mina, a sud-ovest di
Alessandria, dal quale proveniva pure papa Kyrillos. Egli è famoso come "l'amato monaco"
o "grazia fra le grazie" o, ancora, "leone del deserto". Autore di 25 libri su riti
e spiritualità, così come su molti santi, egli è sostenuto da tutti i vescovi un tempo
monaci del monastero di St. Mina, tra i quali vi è Amba Ermeya, il segretario particolare
di papa Shenouda, che ha intrecciato buone relazioni con i Fratelli musulmani. Egli
crede fermamente nella collegialità. L'intero Egitto e, in particolare, tutte le comunità
cristiane - che hanno chiesto ai loro fedeli tre giorni di preghiera e digiuno, a
partire dal primo di novembre - sono in attesa della scelta finale per domenica prossima,
4 novembre, e si intensificano le preghiere perché venga eletta una persona buona,
capace di fronteggiare il momento di estrema delicatezza che sta attraversando il
Paese. (R.P.)