2012-10-30 08:37:24

Congo: per i tre religiosi rapiti nel Nord Kivu sarebbe stata contattata la società civile


“Dal giorno rapimento abbiamo ricevuto diverse telefonate, ma finora nessuna ci ha portato sulla strada giusta. Stiamo procedendo a verifiche sulla base delle informazioni ottenute ma non siamo ancora arrivati all’identità dei rapitori né alle loro motivazioni” dice all'agenzia Misna mons. Paluku Sikuly Melchisedec, vescovo della diocesi di Butembo-Beni, nell’instabile provincia del Nord-Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Dal 19 ottobre non si hanno più notizie dei tre religiosi congolesi della congregazione degli Agostiniani dell’Assunzione, rapiti in un convento della parrocchia di Nostra Signora dei Poveri a Mbau, a una ventina di chilometri a nord di Beni. I padri, tutti cittadini congolesi, Jean-Pierre Ndulani, Anselme Wasinkundi e Edmond Bamutute, sono stati portati via da non meglio identificati uomini armati, forse una decina, che parlavano swahili. Eppure nelle ultime ore l’emittente locale ‘Radio Okapi’ ha rilanciato la testimonianza di alcuni responsabili della società civile del Nord-Kivu che sostengono di essere stati contattati dai rapitori per una richiesta di riscatto – una somma di 50.000 dollari – in cambio delle liberazione dei tre religiosi, di cui uno “verserebbe in condizioni di salute preoccupanti”. Anche l’amministratore del territorio di Beni, Amisi Kalonda, ha dichiarato di aver ricevuto un appello telefonico da un non meglio precisato gruppo che trattiene i padri Assunzionisti e esige una somma di denaro per liberarli. “Non siamo stati contattati direttamente da queste persone né abbiamo ricevuto richieste che vanno in questa direzione” afferma mons. Sikuly, escludendo di poter rispondere positivamente a un’eventuale domanda di riscatto. Chiedendo ai rapitori la “liberazione senza condizioni dei tre religiosi”, il vescovo di Butembo-Beni ringrazia “tutti quelli che stanno contribuendo alle ricerche e ci stanno sostenendo in questa dura prova, a cominciare dai fedeli”. Secondo il prelato “molti indizi fanno pensare che i responsabili del rapimento possano essere un gruppo che cerca di farsi conoscere con qualche azione eclatante”. Poche ore dopo il rapimento dei padri Assunzionisti, proprio a Beni, è stata annunciata la costituzione di un nuovo movimento politico-militare, l’Unione per la riabilitazione della democrazia in Congo (Urdc). Altre due piste sono state individuate dagli esponenti locali della chiesa cattolica: quella dei ribelli ugandesi delle Adf-Nalu, attivi nella zona e in passato già responsabili di azioni simili ai danni dei civili nel settore di Mbau-Beni. Ma non è escluso un possibile coinvolgimento della ribellione del Movimento del 23 marzo (M23), appena ribattezzato Esercito rivoluzionario del Congo (Arc): anche se ha il suo ‘feudo’ nel territorio di Rutshuru alcuni dei suoi uomini sarebbero già infiltrati a Beni. (R.P.)







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