Congo: per i tre religiosi rapiti nel Nord Kivu sarebbe stata contattata la società
civile
“Dal giorno rapimento abbiamo ricevuto diverse telefonate, ma finora nessuna ci ha
portato sulla strada giusta. Stiamo procedendo a verifiche sulla base delle informazioni
ottenute ma non siamo ancora arrivati all’identità dei rapitori né alle loro motivazioni”
dice all'agenzia Misna mons. Paluku Sikuly Melchisedec, vescovo della diocesi di Butembo-Beni,
nell’instabile provincia del Nord-Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del
Congo. Dal 19 ottobre non si hanno più notizie dei tre religiosi congolesi della congregazione
degli Agostiniani dell’Assunzione, rapiti in un convento della parrocchia di Nostra
Signora dei Poveri a Mbau, a una ventina di chilometri a nord di Beni. I padri, tutti
cittadini congolesi, Jean-Pierre Ndulani, Anselme Wasinkundi e Edmond Bamutute, sono
stati portati via da non meglio identificati uomini armati, forse una decina, che
parlavano swahili. Eppure nelle ultime ore l’emittente locale ‘Radio Okapi’ ha rilanciato
la testimonianza di alcuni responsabili della società civile del Nord-Kivu che sostengono
di essere stati contattati dai rapitori per una richiesta di riscatto – una somma
di 50.000 dollari – in cambio delle liberazione dei tre religiosi, di cui uno “verserebbe
in condizioni di salute preoccupanti”. Anche l’amministratore del territorio di Beni,
Amisi Kalonda, ha dichiarato di aver ricevuto un appello telefonico da un non meglio
precisato gruppo che trattiene i padri Assunzionisti e esige una somma di denaro per
liberarli. “Non siamo stati contattati direttamente da queste persone né abbiamo ricevuto
richieste che vanno in questa direzione” afferma mons. Sikuly, escludendo di poter
rispondere positivamente a un’eventuale domanda di riscatto. Chiedendo ai rapitori
la “liberazione senza condizioni dei tre religiosi”, il vescovo di Butembo-Beni ringrazia
“tutti quelli che stanno contribuendo alle ricerche e ci stanno sostenendo in questa
dura prova, a cominciare dai fedeli”. Secondo il prelato “molti indizi fanno pensare
che i responsabili del rapimento possano essere un gruppo che cerca di farsi conoscere
con qualche azione eclatante”. Poche ore dopo il rapimento dei padri Assunzionisti,
proprio a Beni, è stata annunciata la costituzione di un nuovo movimento politico-militare,
l’Unione per la riabilitazione della democrazia in Congo (Urdc). Altre due piste sono
state individuate dagli esponenti locali della chiesa cattolica: quella dei ribelli
ugandesi delle Adf-Nalu, attivi nella zona e in passato già responsabili di azioni
simili ai danni dei civili nel settore di Mbau-Beni. Ma non è escluso un possibile
coinvolgimento della ribellione del Movimento del 23 marzo (M23), appena ribattezzato
Esercito rivoluzionario del Congo (Arc): anche se ha il suo ‘feudo’ nel territorio
di Rutshuru alcuni dei suoi uomini sarebbero già infiltrati a Beni. (R.P.)