Rwanda: mancano pochi giorni all’incontro internazionale dei giovani di Taizé a Kigali
Mancano meno di tre settimane all’incontro internazionale dei giovani di Taizé a Kigali,
in Rwanda, una tappa del “Pellegrinaggio ecumenico di fiducia sulla Terra” iniziato
dal fondatore della comunità Frère Roger. Diverse migliaia di giovani dal Rwanda e
da altri Paesi africani , ma anche dall’Europa, dall’America e dall’Asia si ritroveranno
nella capitale ruandese dal 14 al 18 novembre. Lo scopo dell’incontro è quello di
celebrare Cristo, di andare tutti insieme alle sorgenti della fiducia e di rinnovare
l’impegno nella Chiesa e nella società. In particolare l’evento sarà l’occasione per
i giovani della regione dei Grandi Laghi, dell’Africa orientale e non solo, per vivere
un’esperienza di comunione, di condivisione e di riflessione in un contesto internazionale
e multiculturale, per mostrare il loro impegno per Cristo e nella Chiesa e la loro
capacità di intraprendere iniziative concrete per costruire la fiducia e la pace nelle
loro comunità. I punti salienti dell’incontro saranno la preghiera comune (con momenti
di silenzio, meditazione e canti), la riflessione biblica, la condivisione delle esperienze
con le famiglie ospitanti e le comunità cristiane locali. Il programma del mattino
si terrà nelle parrocchie della città e delle zone circostanti (preghiera del mattino,
visite e incontri con i "testimoni della speranza"). Nel pomeriggio sono previsti
una riflessione biblica, la condivisione in piccoli gruppi e laboratori e seminari
su vari temi (sociali, culturali...). La scelta del Rwanda non è stata casuale. Il
Paese rappresenta un segno di speranza per tutti i Paesi vicini, per la capacità che
ha avuto di compiere notevoli sforzi per la ricostruzione dopo il genocidio del 1994.
L’evento darà la possibilità di meditare sulla risurrezione di Cristo e del suo amore
che è più forte del male e della violenza. “Incontrare chi ha vissuto il dramma e
le sofferenze del genocidio e le sue conseguenze, chi ha lottato per anni per trovare
la pace e la libertà del cuore e può ora affrontare la sfida della riconciliazione
nella sua comunità e partecipare alla costruzione del suo Paese – sottolinea il sito
web di Taizé – , sarà un dono e un’esperienza evangelica unica”. (L.Z.)