Myanmar. Onu: almeno 28 mila sfollati nelle violenze fra birmani e Rohingya
Il numero degli sfollati a causa delle recenti violenze fra buddisti birmani e musulmani
Rohingya nello Stato di Rakhine, nell'ovest del Myanmar, nei pressi del confine col
Bangladesh, è di almeno 28mila persone. Lo riferiscono fonti delle Nazioni Unite nell'area,
secondo cui la cifra è destinata "con molta probabilità" a salire perché quanti hanno
abbandonato la zona costiera a bordo di imbarcazioni non sono compresi nell'elenco.
Ashok Nigam, osservatore Onu per il Myanmar e coordinatore delle operazioni umanitarie,
riferisce che quasi 27.300 sono musulmani. Alla base dei violenti scontri interconfessionali,
lo stupro e l'uccisione a fine maggio di Thida Htwe, giovane buddista Arakanese da
parte di tre musulmani. La nuova ondata di violenze è divampata il 14 ottobre scorso
e in due settimane ha causato 84 morti e 129 feriti secondo i dati ufficiali forniti
dalle autorità. Tuttavia, il bilancio potrebbe essere di gran lunga superiore e mettere
in serio pericolo - come avvertono le Nazioni Unite - il cammino di democratizzazione
avviato dalla ex Birmania. Gli sfollati vanno ad aggiungersi agli altri 75mila profughi,
stipati da mesi in centri di accoglienza sovraffollati. Nei giorni scorsi migliaia
di abitazioni sono state date alle fiamme. Human Rights Watch (Hrw) ha diffuso immagini
satellitari, dalle quali emergerebbero "massicce devastazioni di case e proprietà"
nelle aree a maggioranza musulmana dello Stato di Rakhine.(L.F.)