Angelus. Il Papa chiede solidarietà per le vittime dell'uragano nei Caraibi e ricorda
i terremotati in Sud Italia
Aiutiamo la gente dei Caraibi, vittima di un nuovo e devastante uragano. Benedetto
XVI ha voluto terminare con questo appello l’Angelus di ieri mattina da Piazza San
Pietro, in larga parte dedicato a una ulteriore e conclusiva riflessione sul Sinodo
appena concluso. Il Papa ha anche espresso vicinanza alle popolazioni di Basilicata
e Calabria colpite nei giorni scorsi dal terremoto. Il servizio di Alessandro De
Carolis:
Campagne elettorali
bruscamente interrotte e una megalopoli che si prepara a reggere al violento urto
di “Sandy”. È questo il quadro delineato dall’ultimo uragano che sta dirigendosi in
queste ore verso la costa orientale statunitense. Il presidente Barack Obama ha cancellato
i comizi in Virginia, mentre il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha proclamato
lo stato di emergenza per l’arrivo di quella che i meteorologi temono possa trasformarsi,
grazie al concorso di venti freddi da nord, in una “super-tempesta”. Ma intanto, l’uragano
“Sandy” ha lasciato dietro di sé una scia di lutti e distruzioni, spazzando con i
suoi venti a 175 Km orari ampie aree di Cuba – che conta una ventina di morti – e
poi di Haiti e della Giamaica, per un totale di 40 persone rimaste senza vita. Per
loro, i loro familiari e i superstiti – gli sfollati in generale si contano a centinaia
di migliaia – Benedetto XVI si è fatto portavoce all'Angelus con la preghiera e invocando
solidarietà dal resto del mondo:
“Desidero assicurare la mia vicinanza e
il mio ricordo a coloro che sono stati colpiti da questo disastro naturale, mentre
invito tutti alla preghiera e alla solidarietà, per alleviare il dolore dei familiari
delle vittime e offrire aiuto alle migliaia di danneggiati”.
Al termine
dei saluti post-Angelus in sette lingue, Benedetto XVI ha ricordato anche gli abitanti
delle località calabresi e lucane nei pressi del massiccio del Pollino, colpite venerdì
scorso da una forte scossa di terremoto che ha provocato numerosi danni. Scossa seguita
da molte altre in una serie praticamente ininterrotta. La punta toccata la notte scorsa
è stata di magnitudo 3.2, secondo i rilievi dell’Istituto di Geofisica. Anche in questo
caso, il Papa ha promesso la propria solidarietà spirituale:
“Assicuro un
ricordo nella preghiera per le popolazioni della Basilicata e della Calabria che hanno
subito un terremoto nei giorni scorsi. A tutti auguro una buona domenica e anche una
buona festa di Tutti i Santi”.