Denunce di compra vendita di voti alla vigilia delle legislative in Ucraina
Domani elezioni legislative in Ucraina. Molte le polemiche intorno alle denunce di
compra vendita di voti nella repubblica ex sovietica. Da parte sua, il premier ucraino
Mikola Azarov esclude qualunque rischio di brogli. Le autorità penitenziarie hanno
fatto sapere che l'ex premier ucraina Iulia Timoshenko e l'ex ministro dell'Interno
Iuri Lutsenko, che non si sono potuti candidare perchè condannati, potranno votare.
Il servizio di Giuseppe d’Amato:
I sondaggi
sono chiari: gli indecisi rappresentano un quarto dell’elettorato. Al proporzionale
il partito di presidente Janukovich dovrebbe vincere ampiamente le consultazioni.
Le principali rilevazioni lo segnalano attorno al 23%, segue Udar del pugile Klitschko
al 16, la formazione “Patria” dell’ex premier Timoshenko al 15, i comunisti al 10.
Gran parte delle altre compagini lottano per superare la barriera del 5% che dà diritto
alla rappresentanza alla Rada. Per la prima volta 225 seggi su 450 saranno assegnati
con il maggioritario. Qui Udar e “Patria” hanno stretto un accordo per scegliere insieme
i migliori candidati. L’atmosfera in Ucraina è tesa. Si temono brogli. Solo circa
il 9% degli elettori ritiene che queste legislative saranno pulite. Migliaia saranno
comunque gli osservatori presenti ed ai seggi sono state montate delle web cam. Sia
Unione europea che Russia guardano alla consultazione con interesse. L’Ucraina è ad
un passo dalla firma di uno strategico patto di Associazione con Bruxelles ed è stata
invitata allo stesso tempo da Mosca a far parte della nascente Unione doganale, una
mini-Urss economica, simile alla CEE. L’economia dell’ex repubblica sovietica, però,
non va. Un prestito dell’Fmi è bloccato da anni e si rincorrono voci di una prossima
svalutazione della grivnia, la moneta nazionale.