Vaccini influenzali tolti dal mercato. L'esperto: no allarmismi, alto il livello dei
controlli
Allerta del Ministero della Salute con il divieto di immissione sul mercato e del
ritiro dal commercio, per quelle che sono già state vendute, di dosi vaccinali che
procurerebbero reazioni e problemi alla salute. Il ministro Balduzzi ha incontrato
i vertici della casa farmaceutica coinvolta e si riserva di dare un giudizio quando
i tecnici del Ministero, dell’Aifa e dell’Istituto Superiore di Sanità avranno svolto
le dovute verifiche. Intanto, il Ministero ha instituito un numero verde, 1500, al
quale i cittadini si possono rivolgere per avere informazioni sulla campagna vaccinazioni.
Eliana Astorri ha intervistato il prof. Roberto Cauda, ordinario di
Malattie infettive del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma.
R. - Ovviamente,
c’è una grande attenzione. È stato più volte ribadito - ho visto che con piacere anche
a livello istituzionale è stato fatto - che bisogna che questi "incidenti di percorso",
chiamiamoli così, non facciano perdere fiducia nell’efficacia della vaccinazione e
nella necessità, soprattutto per le categorie a maggiore rischio affinché possano
procedere all’immunizzazione. Ciò detto, ovviamente si tratta di capire l’entità del
fenomeno e che cosa è avvenuto. Da quello che si può comprendere fino ad adesso, sembrerebbe
che ci siano delle criticità su una partita, una quota - parte di vaccini, che sono
stati per l’appunto bloccati prima di essere introdotti e che provocherebbero degli
effetti collaterali, legati però ad una “impurità” della preparazione vaccinale. Chiaramente,
io stesso confesso di non saperne molto, perché si tratta di notizie che sono filtrate
sulla stampa. Quindi, si finisce per speculare su quelle possono essere le informazioni.
È chiaro comunque che si tratterebbe - uso il condizionale perché è d’obbligo - di
effetti legati alla somministrazione che tra l’altro sembrerebbero non verificarsi
su tutti i soggetti vaccinati. Il problema, a questo punto, è cercare di capire -
e mi sembra che l’intervento del ministro Balduzzi vada in questo senso - cosa sia
avvenuto, chiarire il problema e cercare in qualche modo di non far perdere - ripeto
- la fiducia nella vaccinazione. Proprio questa mattina da parte del ministero, c’è
stata l’istituzione di un numero verde - il 1500 - di cui è stato dato ampio risalto
sulla stampa, al quale gli utenti possono rivolgersi per ricevere autorevolmente delle
informazioni. Credo sia l’unica sede competente per dare questo tipo di risposte e
per rassicurare e capire un po’ quello che è avvenuto. Al tempo stesso, siamo in un
mondo globalizzato: sempre nel sito del Ministero è stata creata una pagina web che
consente di ricevere informazioni. Il mio giudizio finale è un po’ legato a questa
vicenda. È chiaro che oggi stiamo dando - io stesso - delle valutazioni senza avere
il quadro completo del problema. Ripeto, però non vorrei che un aspetto tutto sommato
importante, ma marginale, facesse perdere da parte del grande pubblico, quella fiducia
nella vaccinazione, sulla sua efficacia, sui benefici che continuo - in qualche modo
- a ripetere anche io.
E allora la popolazione verrà appunto rassicurata sull’opportunità
di vaccinarsi attraverso questo numero da lei citato: il 1500. Altre informazioni
si possono avere sul portale del Ministero della salute: salute.gov.it.