Un collegio cardinalizio sempre più "internazionale"
Luis Badilla Morales, Radio Vaticana Era
da molti anni che un papa non convocava due concistori nello stesso anno. Nessuno
sapeva che Benedetto XVI avrebbe fatto questo annuncio, nè tantomeno si conoscevano
in anticipo i nomi dei nuovi cardinali. La stampa internazionale ha sottolineato il
fatto che fra i sei nuovi porporati non ci sia nessun italiano, così come nessun eruropeo.
Qualcuno ha parlato di un giusto riequilibrio rispetto alle nomine del febbraio scorso,
che avevano riguardato cardinali di curia e di nazionalità italiana. Ne
risulta comunque un collegio cardinalizio ancora più internazionale in cui sono rappresentati
ben 68 paesi. Si tratta inoltre di uomini di Chiesa che hanno una ricca e importante
esperienza pastorale e hanno a che fare con sfide sociali a volte drammatiche.
Due di loro, Sua Beatitudine Baselios Cleemis Thottunkal, arcivescovo maggiore
di Trivandrum dei Siro-Malankaresi (India) e mons. Luis Antonio Tagle, arcivescovo
di Manila (Filippine) diventano i porporati più giovani del collegio cardinalizio.
La nomina di vescovi 'pastori' è infine un gesto fortemente simbolico in apertura
dell'Anno della Fede. Un Concistoro il prossimo 24 novembre, alla vigilia
della Solennità di Cristo Re, per la creazione di 6 nuovi cardinali: lo ha annunciato
“con grande gioia” Benedetto XVI, al termine dell’udienza generale in San Pietro.
“I cardinali – ha ricordato il Papa - hanno il compito di aiutare il Successore di
Pietro nello svolgimento del suo Ministero di confermare i fratelli nella fede e di
essere principio e fondamento dell’unità e della comunione della Chiesa”. I sei nuovi
porporati – ha aggiunto – “svolgono il loro ministero a servizio della Santa Sede
o quali Padri e Pastori di Chiese particolari in varie parti del mondo”. (Intervista
di Fabio Colagrande)