Sisma in Calabria. Gabrielli: la macchina ha funzionato bene. La Caritas in prima
linea
"La macchina ha funzionato bene". Lo ha detto il capo della Protezione Civile Franco
Gabrielli, che si trova a Mormanno, in provincia di Cosenza, dove c'e' stato l'epicentro
del forte terremoto della notte scorsa - 5 gradi Richter la scossa più violenta -
che ha provocato la morte per infarto di un anziano di Scalea. Numerosi i danni nelle
località vicine all'epicentro, localizzato nei pressi del massiccio del Pollino, al
confine con la Basilicata. il servizio di Alessandro Guarasci:
Tra i primi
a esprimere vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto è stato il presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli,
ha detto che si sta “verificando la situazione. Ovviamente, è stato un evento significativo,
ma al momento non si contano né feriti né morti mentre per i danni e tutto è in via
di definizione”. Ma Gabrielli ha tenuto a precisare che nessuno può dire che questa
è l’ultima scossa. Per il momento, rimane evacuato l’Ospedale di Mormanno, mentre
danni si registrano nei centri storici dei Paesi vicini e nel circondario di Castrovillari.
Chiuse le scuole. Dalle zone del sisma, l'aggiornamento di Giampaolo Iacobini,
dell’Ufficio comunicazione della diocesi di Cassano sullo Jonio:
R. - A Mormanno,
la popolazione vive con paura e angoscia le ore che sono seguite al grande botto di
questa notte. Al momento, non si registrano feriti né tantomeno vittime, ma soltanto
danni agli edifici. La chiesa principale del paese, quella di Santa Maria del Colle,
è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco che in queste ore proseguono i controlli
per accertare le condizioni di diverse abitazioni lesionate. Alcune famiglie sono
state sgomberate e trasferite in alloggi di emergenza in attesa che si chiarisca meglio
il quadro della situazione.
D. - Voi della Caritas come vi state muovendo in
queste ore?
R. - La Caritas è impegnata in un sopralluogo e soprattutto è a
stretto contatto con l’unità di crisi per cercare di capire se e in che modo si possa
essere d’aiuto, tutto questo naturalmente anche a stretto contatto con Caritas italiana
e con il direttore Francesco Soddu.