Mons. Martin Su di Taiwan: privilegio essere al Sinodo, dalla Cina giunti solo in
due
Nei giorni scorsi, al Sinodo è giunto il messaggio di mons. Lucas Ly, vescovo di Fengxiang
in Cina, il quale ha espresso dispiacere per la sua assenza ai lavori in Vaticano.
Dal canto loro, i padri sinodali hanno spiegato che anche se impossibilitati ad intervenire,
i vescovi della Cina continentale sono stati considerati “spiritualmente presenti”
in Aula. Al Sinodo, lo ricordiamo, hanno partecipato presuli provenienti da Hong Kong
e Taiwan. Tra questi ultimi, il vescovo della diocesi taiwanese di Taichung, mons.
Yao-Wen Martin Su. Il nostro inviato al Sinodo, Paolo Ondarza, lo ha intervistato:
R. – It’s my
privilege to be here... E’ un privilegio essere qui in occasione del Sinodo dei
vescovi. In questi pochi giorni a Roma, in Vaticano, mi sono sentito a casa, perché
ho potuto incontrare il Santo Padre, i vescovi e gli altri fratelli e sorelle da ogni
paese. Mi sono sentito come in una famiglia proveniente da tutto il mondo.
D.
– Il suo augurio per questo Sinodo?
R. – My wish for this Synod... Il mio
desiderio per questo Sinodo è quello di rinnovare la mia fede personale in Dio e,
rinnovando me stesso, ricevere la grazia per tornare nel mio Paese e mettere a frutto
ciò che qui ho appreso e condividerlo con tutta la comunità di Taiwan. Quindi, desidero
che questo Sinodo costituisca un traguardo importante, una nuova tappa per la nostra
Chiesa.
D. – Lei è qui in rappresentanza anche della Chiesa in Cina, con quale
stato d’animo vive queste giornate di lavori?
R. – I come from Taiwan… Come
lei sa, sono qui sia in rappresentanza della nostra Chiesa di Taiwan che di quella
cinese. Sono davvero dispiaciuto che i miei confratelli non siano potuti essere al
Sinodo. Il cardinale vescovo di Hong Kong ed io siamo stati gli unici due vescovi
cinesi che sono venuti a Roma. Desidero pregare per la Chiesa cinese, perché possa
ricevere la grazia di Dio da questo Sinodo e, attraverso la grazia affrontare le sfide
che l’attendono. E chiedo la benedizione al Signore per tutti i cinesi, specialmente
per i fedeli. Il mio miglior augurio è per loro.
D. – Che cosa significa parlare
di nuova evangelizzazione per la Chiesa di Taiwan?
R. – I suppose the new evangelization... La
nuova evangelizzazione dovrebbe riportarci ad una fede profonda in Dio, a un rapporto
profondo con Lui, in modo che, forti di questa fede, possiamo diffondere il Vangelo
a tutti a Taiwan.