‘No’ di Confindustria e Pdl alla tassa sui redditi più alti in favore degli esodati
Confindustria e Pdl criticano l’emendamento alla legge di stabilità, approvato ieri
dalla Commissione lavoro della Camera, nonostante il parere contrario del governo.
Cisl e Cgil sono invece favorevoli al provvedimento, che prevede un prelievo del 3%
sui redditi superiori ai 150 mila euro per finanziare un intervento a favore dei lavoratori
cosiddetti ‘esodati’. Il servizio di Amedeo Lomonaco: Il prelievo del
3% sui redditi di oltre 150 mila euro è per il vice presidente di Confindustria, Aurelio
Regina, una tassa “iniqua”, anche perché si aggiunge a quello previsto dal decreto
“Salva Italia”. Contrario anche Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera del Pdl,
che critica “il ricorso a forme di finanza straordinaria” e indica “la via dell’abbattimento
del debito per diminuire una pressione fiscale insostenibile per tutti”. Il segretario
del Pd, Pier Luigi Bersani, sottolinea inoltre che “possono esserci anche altre soluzioni”
per risolvere la questione degli “esodati”, ovvero i lavoratori che rischiano di rimanere
senza stipendio o senza pensione dopo la riforma previdenziale varata dal governo
Monti. Per il capogruppo del Pd in commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano,
la proposta di un contributo di solidarietà rappresenta invece “un fatto di giustizia
sociale e di equa ripartizione dei sacrifici in un momento di crisi”. Anche la leader
della Cgil, Susanna Camusso, considera “positiva l’indicazione di un meccanismo di
solidarietà”. Dello stesso avviso anche il segretario generale della Cisl, Raffaele
Bonanni, secondo cui “il Parlamento ha dato un’indicazione credibile” per trovare
“una soluzione alla questione degli esodati”.