Sudan: drammatico appello del vescovo di Kadugli per le popolazioni del Sud Kordofan
Il vescovo sudanese di Kadugli nel Sud Kordofan, mons. Andudu Adam Elnail, ha rivolto
un drammatico appello alla comunità internazionale per aiuti urgenti alla martoriata
popolazione dello Stato conteso tra il Nord e il Sud Sudan. “Abbiamo più di 11mila
bambini non scolarizzati e chiediamo alla comunità internazionale di aiutare questi
bambini ad andare a scuola. Abbiamo bisogno di cibo e medicine, perché stiamo perdendo
tre bambini al giorno. La gente cerca di coltivare la terra, ma viene bombardata”,
ha dichiarato mons. Elnail, citato dall’agenzia cattolica africana Cisa. Secondo gli
ultimi dati dell’Onu, sarebbero ormai più di 900mila le persone sfollate o colpite
dai violenti combattimenti tra le truppe governative sudanesi e le milizie ribelli
del Movimento di Liberazione Popolare del Sudan-Nord (da non confondere gli ex ribelli
del Movimento di liberazione del popolo sudanese – Spla). L’unico ostacolo agli aiuti
umanitari, denuncia mons. Elnail, è oggi rappresentato dal Governo sudanese: “Le difficoltà
di comunicazione sono superabili. Le agenzie umanitarie sono pronte, hanno il cibo,
hanno i soldi e non possono aspettare, perché la gente sta morendo”, ha detto il presule.
Nonostante un accordo raggiunto lo scorso agosto con la mediazione delle Nazioni Unite
e dell’Unione Africana, dopo più di 16 mesi di trattative, nessun agente umanitario
è riuscito finora ad entrare nelle aree controllate dal Splm-N attraverso il Sudan
e nessun aiuto è stato distribuito. Lo scontro armato nel Sud Kordofan, è scoppiato
alla vigilia dell’indipendenza del Sud Sudan il 9 luglio 2011. L’area è contesa dai
Governi di Khartum e di Juba per i suoi ricchi giacimenti petroliferi. (A cura
di Lisa Zengarini)