Il Papa al docufilm sulla “Via Pulchritudinis”: binomio arte e fede da 2000 anni cuore
della Chiesa
“Arte e fede. Via Pulchritudinis”. E’ il titolo del film proiettato ieri pomeriggio,
nell’Aula Paolo VI in Vaticano, alla presenza di Benedetto XVI, in occasione del delle
celebrazioni dell’Anno della fede e nel 500.mo anniversario della Cappella Sistina.
Il film, una produzione multilingue delle Edizioni Musei Vaticani, è stata realizzata
dalla televisione polacca TBA per il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano,
Direzione dei Musei Vaticani, e a partire da novembre sarà distribuito a livello mondiale.
Alla proiezione hanno partecipato i Padri sinodali. Il servizio di FrancescaSabatinelli:
“Un contributo
specifico e qualificato dei Musei Vaticani all’Anno della fede”. Così il Papa, parlando
subito dopo la proiezione, ha definito il film. Settanta minuti di racconto per immagini
di 2000 anni di storia della Chiesa e dell’arte. La visita ai Musei Vaticani per le
molte persone che arrivano a Roma rappresenta “il contatto maggiore, a volte unico,
con la Santa Sede”, per questo, ha detto il Papa, si tratta di “un’occasione privilegiata
per conoscere il messaggio cristiano”.
“Si potrebbe dire che il patrimonio
artistico della Città del Vaticano costituisce una sorta di grande 'parabola' mediante
la quale il Papa parla a uomini e donne di ogni parte del mondo, e quindi di molteplici
appartenenze culturali e religiose, persone che magari non leggeranno mai un suo discorso
o una sua omelia”.
Nel suo intervento, Benedetto XVI - parlando anche in
polacco in omaggio alla delegazione della Polonia presente alla proiezione - ha definito
il linguaggio dell’arte “un linguaggio parabolico, dotato di una speciale apertura
universale”:
“…la 'via Pulchritudinis' è una via capace di guidare la mente
e il cuore verso l’Eterno, di elevarli fino alle altezze di Dio.”
La pellicola,
prodotta dall’ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta e che verrà distribuita
in dieci lingue, rende inoltre omaggio all’impegno dei Pontefici “per la conservazione
e la valorizzazione del patrimonio artistico”: aspetto che il Papa ha rilevato assieme
all’impegno, in epoca contemporanea, “per un rinnovato dialogo della Chiesa con gli
artisti”. Dialogo, ha spiegato ancora, egregiamente rappresentato proprio dalla collezione
dei Musei Vaticani, la cui dimensione potrebbe essere definita “evangelizzante”. Il
Papa ha poi citato l’impegno in questa direzione di Giovanni Paolo II:
“Cieszę
się zwłaszcza, że mogę oddać... Sono lieto, in particolare, di rendere
omaggio alla grande sensibilità per il dialogo tra arte e fede del mio amato Predecessore
il Beato Giovanni Paolo II: il ruolo che la Polonia occupa in questa produzione attesta
i suoi meriti in questo campo.”
“Arte e fede: un binomio che accompagna
la Chiesa e la Santa Sede da duemila anni, è stata la conclusione del Papa, un binomio
che anche oggi dobbiamo valorizzare maggiormente nell’impegno di portare agli uomini
e alle donne del nostro tempo l’annuncio del Vangelo, del Dio che è Bellezza e Amore
infinito”.