Aiuti della Caritas italiana a Senegal e Sierra Leone colpite da alluvioni e colera
Si rafforza l‘impegno di Caritas italiana in Senegal e Sierra Leone, dopo le alluvioni
a Dakar e l’epidemia di colera a Freetown. In Senegal, tra il 25 e il 26 agosto scorso,
un‘alluvione ha colpito la capitale Dakar e successivamente si sono verificate altre
piogge molto intense che hanno aggravato la già difficile situazione. Caritas italiana
ha stanziato un primo contributo di 15.000 euro a sostegno degli interventi di Caritas
Senegal, che si è prontamente unita al coordinamento nazionale, con l‘invio di primi
aiuti nelle aree più colpite attraverso le Caritas diocesane e ora lanciando un progetto
di emergenza che focalizza l’attenzione sulle aree periferiche della capitale, allo
scopo di assistere le vittime e migliorare le condizioni di vita della popolazione,
tra cui oltre 2.500 famiglie. Sempre in Africa, a settembre si è verificata un‘epidemia
di colera in Sierra Leone, la più grave verificatasi dal 1995. Freetown, la capitale,
è l’area in cui si è manifestato il maggior numero di casi - più della metà sui 20mila
accertati - e dove si è registrato il più elevato tasso di mortalità, rispetto ai
278 morti che ci sono stati in tutto il Paese. Caritas italiana ha stanziato un primo
contributo di 20.000 euro a sostegno dell’intervento di Caritas Sierra Leone. Caritas
Sierra Leone, in complementarità con l’azione del governo senegalese, ha lanciato
un "Appello di emergenza", per diminuire l’incidenza dell’epidemia in particolare
nelle fasce più vulnerabili della popolazione - bambini, donne in gravidanza, disabili.
L‘obiettivo è distribuire trattamenti gratis per la popolazione più povera e contribuire
al miglioramento della consapevolezza sulle pratiche di igiene. 1.000 le persone che
beneficeranno gratuitamente di trattamenti medici, distribuzione di prodotti di igiene
e di purificazione dell’acqua. In totale saranno 600.000 i destinatari delle campagne
di sensibilizzazione previste nelle scuole, nei quartieri, nelle comunità di base,
nei villaggi. (R.P.)