2012-10-24 13:33:44

Panama: mons. Ulloa invita alla calma dopo i disordini a Colon


L'arcivescovo metropolita di Panama, mons. José Domingo Ulloa Mendieta, che sta partecipando all’Assemblea generale del Sinodo dei vescovi in Vaticano, ha inviato un messaggio al popolo panamense, in seguito ai tragici eventi accaduti nei giorni scorsi nella città di Colon. "Da Roma, abbiamo seguito con grande preoccupazione i recenti avvenimenti vissuti nella città di Colon. Pertanto ribadiamo l'invito al dialogo fatto da mons. Audilio Aguilar, vescovo della diocesi di Colón-Kuna Yala. Riteniamo che, in questo momento, il modo per risolvere il problema sia il dialogo, condotto con tolleranza e rispetto, in cui tutti noi possiamo deporre i nostri interessi personali e pensare soprattutto al bene comune di tutti i panamensi e, in questo momento, in particolare al bene comune di tutti i colonensi. Ripetiamo: non c'è un mezzo più efficace per risolvere i problemi che il dialogo. Quindi chiediamo a Dio che in questo momento dia a tutti la luce di cui abbiamo bisogno, e per poter così vedere tornare prontamente la pace e la tranquillità nella nostra amata città di Colon". Dopo i disordini del 19 ottobre, che hanno causato la morte di un bambino - riferisce l'agenzia Fides - una ventina di feriti e molti arresti, le violenze sono continuate anche lunedì scorso in diversi punti della città di Colon, dove era in corso uno sciopero generale contro l'approvazione della legge che consente la vendita dei terreni nella Zlc (Zona Libera di Colón), la principale di tutta l’America. Purtroppo le ultime agenzie informano di una donna morta per un colpo di arma da fuoco e di un centinaio di fermati. Il Presidente di Panama si è mostrato disponibile a riconsiderare la legge contestata. Dal canto suo il vescovo Audillo Aguilar Aguilar, aveva proposto alcuni elementi di riflessione sulla situazione. Il documento ha la data del 18 ottobre, ma solo adesso i media lo stanno citando come la voce della Chiesa, presente nella questione fin dall'inizio. "Dinanzi al progetto di legge 529 che riforma quello n. 18 del 1948, - scrive il vescovo - vogliamo manifestare quanto segue: 1. La città di Colon ha contribuito al Paese non solo con la Zlc ma con i profitti dei porti, con il Canale di Panama e la ferrovia Interoceanica. 2. La popolazione di Colon soffre la povertà, la mancanza di Centri di pubblica istruzione, la mancanza di Centri di assistenza sanitaria, la mancanza dell'acqua potabile; c'è il problema delle abitazioni e della disoccupazione, quindi non si può sacrificare solo la città di Colon dinanzi alla crisi del Paese. Lo Stato ha l'obbligo di gestire le risorse di tutti per il bene di tutti. 3. Invitiamo i cittadini di Colon a lavorare per migliorare la qualità della vita e a rispettare la dignità umana, in modo di lavorare insieme per uno sviluppo integrale. 4. Facciamo appello a tutti al dialogo - conclude il vescovo - per evitare così la violenza, che va solo contro persone innocenti”. (R.P.)







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