2012-10-24 09:01:32

Congo: si cerca un contatto affidabile per i tre religiosi rapiti nel Nord Kivu


Ha chiesto il rilascio “senza condizioni” dei tre missionari rapiti lo scorso sabato nel Nord-Kivu, la Conferenza episcopale nazionale del Congo (Cenco). In una nota firmata da mons. Nicolas Djomo, presidente della Cenco, si condanna il rapimento dei padri Jean-Pierre Ndulani, Anselme Wasinkundi e Edmond Bamutute e si chiede che vengano restituiti “sani e salvi al loro servizio pastorale e di assistenza della popolazione”. A lanciare un appello per la liberazione sono stati martedì anche i Padri sinodali riuniti in Vaticano. Secondo fonti locali dell'agenzia Misna che preferiscono mantenere l’anonimato, presunti rapitori dei tre missionari si sono fatti vivi telefonicamente chiedendo il pagamento di un riscatto: si nutrono però dubbi sull’attendibilità della telefonata. “Ignoriamo ancora l’identità del gruppo responsabile del rapimento” ha detto ieri alla Misna mons. Melchisedech Paluku Sikuly, vescovo della diocesi di Butembo-Beni. “Purtroppo – ha aggiunto il prelato – ci sono tante milizie armate e bande di criminali che seminano violenza e instabilità nella nostra regione. A pagare il prezzo di esazioni e insicurezza sono come sempre i civili. Finora preti e religiosi erano stati risparmiati anche se lo scorso 26 settembre il vescovado della diocesi era stato attaccato”. I tre missionari, tutti di nazionalità congolese, fanno parte della congregazione degli Agostiniani dell’Assunzione. Sono stati rapiti sabato alle 21 (ora locale) nel convento della parrocchia di Nostra Signora dei Poveri a Mbau, a una ventina di chilometri a nord dalla città di Beni, nella provincia del Nord-Kivu. (R.P.)
Ultimo aggiornamento: 25 ottobre







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