Senegal: piano pastorale per rafforzare il dialogo cristiano-islamico
Uno strumento per rafforzare il dialogo cristiano-islamico in Senegal. Così il cardinale
Théodore Adrien Sarr, arcivescovo di Dakar, ha presentato sabato ai sacerdoti, religiosi
e fedeli della capitale il nuovo piano di azione pastorale quinquennale della Chiesa
senegalese (Pap III). Si tratta del terzo piano pastorale nazionale dopo quello
per il quinquennio 2001-2006 e quello per il quinquennio 2006-2011, tutti centrati
su quattro obiettivi “strategici”: comunione, liturgia, testimonianza e servizio.
“Il piano di azione 2013-2017 consoliderà la coabitazione tra cristiani e musulmani
in Senegal”, ha detto il cardinale Sarr durante la messa di apertura del nuovo anno
pastorale diocesano 2012-2013 e dell’Anno della Fede celebrata sabato nella Cattedrale
di Notre Dame des Victoire della capitale. “Questo piano ci apre al mondo: vogliamo
essere testimoni di Gesù Cristo e servitori degli uomini nel mondo. Quindi - ha aggiunto
l’arcivescovo citato dal quotidiano locale “Le Soleil” - vorrei dire ai nostri fratelli
e sorelle in Senegal, ai nostri compatrioti, che vogliamo vivere con loro per coltivare
la pace, ma anche la solidarietà, l'attenzione all'altro, in modo che possiamo tutti
aiutarci a vicenda, unire le nostre risorse e idee per costruire Senegal di pace e
ancora migliore”. Il lancio del nuovo anno pastorale è avvenuto mentre è ancora viva
tra i cristiani in Senegal l’indignazione e la costernazione per la profanazione di
più di 217 tombe nei due cimiteri cristiani della capitale nella notte tra il 6 e
il 7 ottobre. A questo proposito il cardinale Sarr ha esortato la comunità cristiana
a “non cedere al panico e alla collera”, ma ad attendere i risultati dell’inchiesta
per conoscere gli autori dell’atto vandalico che “non possiamo che condannare”, ha
detto il porporato. (L.Z.)