Nave argentina sequestrata in Ghana. Buenos Aires si appella all'Onu
Non si sblocca la vicenda della nave argentina sequestrata con il suo equipaggio in
un porto del Ghana, su disposizione dell’autorità giudiziaria di Accra. La decisione
è stata presa in base ad una richiesta americana, per rientrare delle ingenti perdite
finanziarie nel 2002, a causa del crollo delle obbligazioni pubbliche argentine. Per
risolvere la situazione Buenos Aires ha chiesto l’intervento dell’Onu. Da Buenos Aires,
Francesca Ambrogetti:
Nuovo capitolo, e non certo l’ultimo, della
complessa vicenda dei tango bond argentini. Dopo il sequestro di una nave scuola della
marina del Paese sudamericano nel porto di Tema in Ghana il presidente Cristina Kirchner
ha ordinato l’evacuazione dell’equipaggio. E ha anche deciso di inviare a New York
il ministro degli Esteri per protestare presso le Nazioni Unite. Un tribunale del
Ghana ha ordinato venti giorni fa di bloccare la fregata Libertad dietro richiesta
del fondo di investimento Nml degli Stati Uniti. Il fondo avvoltoio, che esige la
restituzione di parte dei bond comprati alla vigilia del default del 2002, non ha
mai aderito alle proposte di ristrutturazione del governo di Buenos Aires. Già in
passato erano state tentate senza successo azioni di forza. Il responsabile della
diplomazia argentina incontrerà oggi Ban Ki-moon e altri funzionari per trattare la
delicata questione. L’equipaggio intanto è ancora a bordo. Il vice ministro degli
Esteri del Ghana ha affermato di non essere al corrente del piano di evacuazione argentino
ma ha detto che il blocco deciso dalla giustizia era relativo alla nave e non ai marinai
che non erano agli arresti. Dei 326 membri dell’equipaggio è previsto che resti solo
il capitano e alcuni uomini per garantire la manutenzione. Grande tensione nel Paese
comunque per l’episodio: dure critiche dell’opposizione e aspre polemiche all’interno
del governo sulla responsabilità di aver inserito il porto del Ghana nella rotta della
nave. La missione inviata ad Accra non ottenuto finora risultati e il comandante in
capo della marina si è dimesso.