Il Sinodo lavora alle proposizioni finali. Mons. Gadecki: servono catechesi per adulti
Lavori a porte chiuse, ieri, al Sinodo sulla nuova evangelizzazione, in corso in Vaticano.
In programma, l’unificazione delle proposizioni finali da parte del relatore generale
e del segretario speciale. L’elenco unico, in versione provvisoria, verrà poi presentato
questa mattina. Nei giorni scorsi, intanto, si è ribadito che la nuova evangelizzazione
deve guardare anche agli adulti, spesso dimentichi del loro ruolo educativo e di testimoni
della fede nei confronti delle giovani generazioni. In particolare, la Chiesa in Polonia
ha presentato l’esperienza di una scuola di catechesi per adulti rivolta ad evangelizzatori
laici. Ne parla al microfono di Paolo Ondarza, l’arcivescovo di Poznan, mons.
Stanislaw Gadecki:
R. – Finora
ci siamo preoccupati di fornire la catechesi ai bambini e ai giovani, senza pensare
ad una catechesi per gli adulti. I frutti e lo sviluppo della catechesi dei bambini
però, dipendono proprio dagli adulti che con il loro comportamento, spesso lontano
dalla fede, distruggono quanto seminato nei ragazzi. La trasmissione della fede e
dei suoi contenuti tramite la testimonianza, se non avviene da parte degli adulti,
rischia di svanire.
D. - I genitori stanno disertando il loro ruolo educativo?
R.
- Questa è una triste realtà che dobbiamo constatare. Tanto più ai nostri giorni in
cui gli adulti vivono una situazione abbastanza penosa, costretti a lavorare non otto,
ma da 12 o anche 14 ore al giorno, quindi, arrivano a casa di sera stanchi e non hanno
tempo da dedicare ai bambini. Questi ultimi rimangono soli, nel pomeriggio non hanno
la vicinanza dei genitori e trascorrono l’intera giornata su internet.
D. -
Per sopperire a questa mancanza di catechesi per gli adulti, voi presentate l’esperienza
di una scuola di catechisti laici, che vengono proprio formati per trasmettere a loro
volta la fede agli adulti …
R. - Abbiamo creato una scuola appositamente, perché
non ci si può improvvisare catechisti, testimoni, senza una preparazione. Questa esperienza
della scuola di catechesi ci ha rivelato che il linguaggio dei laici nella trasmissione
della fede agli adulti è molto più persuasivo del linguaggio dei sacerdoti.