Guinea Bissau: per l'assalto alla caserma, accuse al Portogallo
“La situazione al momento è calma, le forze di sicurezza hanno però rafforzato i controlli
alle frontiere e lungo le strade, ed hanno perquisito alcune abitazioni alla ricerca
dei responsabili dell’assalto alla caserma” dice all’agenzia Fides una fonte della
Chiesa da Bissau, che desidera l’anonimato per motivi di sicurezza, dove nella mattina
di domenica, un gruppo armato ha attaccato la caserma dei Berretti Rossi, una unità
di elite, nei pressi dell’aeroporto. Nell’assalto almeno 7 persone sono morte.“Si
tratta dell’unità più efficiente dell’esercito locale ed è un po’ al centro di tutti
gli scontri di potere interni” dice la fonte. Il governo ha accusato il capitano Pansau
N'Tchama, considerato fedele all’ex Primo Ministro Carlos Gomes Junior, rovesciato
dal golpe militare del 12 aprile. I golpisti guidati dal Capo di Stato Maggiore, il
generale Antonio Indjai, hanno ceduto il potere ad alcuni uomini politici dopo aver
firmato un accordo per l’insediamento di un governo di transizione guidato dal Presidente
Manuel Serifo Nhamadjo. Questo accordo è stato approvato dalla Comunità Economica
degli Stati dell’Africa Occidentale (Cedeao) ma è stato respinto dal Portogallo (l’ex
colonizzatore) e dalla Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese (Cplp). L’Unione Europea
ha imposto sanzioni nei confronti dei principali esponenti della Guinea Bissau. Il
governo di Bissau ha accusato il Portogallo, la Cplp e l’ex Premier Carlos Gomes Junior
di essere gli istigatori dell’assalto alla caserma. “È la versione di chi sta al potere.
Stiamo cercando di capire chi ci sia dietro questo episodio, ma è molto difficile
comprendere cosa si muove dietro le quinte della politica del Paese. Di sicuro il
governo, accusando esplicitamente il Portogallo e la Cplp, accentua il suo isolamento
internazionale” commenta la stessa fonte. Sicuramente vi sono intrecci tra gli ultimi
eventi ed il narcotraffico perché “la lotta per il potere politico è legata al controllo
dei traffici di cocaina che transitano nel Paese, provenienti dall’America Latina
in direzione dell’Europa” concluda la fonte di Fides. (R.P.)