2012-10-21 19:32:59

Siria. Dilaga la violenza: nel mirino i quartieri cristiani di Damasco e Aleppo


Siria. “Mi rivolgo a tutti affinché cessino le ostilità e che questa tregua sia rispettata a partire da oggi o da domani”. Queste le parole dell’inviato di Onu e Lega Araba Brahimi che ieri ha incontrato nella capitale il presidente Bashar al Assad per negoziare “un cessate il fuoco” in occasione della Festa di Eid al-Adha. Nel Paese però la violenza dilaga: due attentati hanno colpito i quartieri cristiani di Damasco e Aleppo: decine le vittime. Cecilia Seppia: RealAudioMP3
Due attentati diversi, a distanza di poco tempo l’uno dall’altro, hanno scosso la Siria. Il primo a Damasco dove un ordigno piazzato all’interno di un taxi, è esploso nei pressi di una stazione di polizia a Bab Tuma, sobborgo cristiano della capitale provocando 13 morti e una trentina di feriti. Ad Aleppo invece l’uccisione di 31 persone in un attacco Kamikaze davanti un ospedale francese, sempre in un quartiere cristiano. Per le strade di Idlib ed Hama si consumano invece violenti scontri tra ribelli e lealisti. Tutto questo nel pieno dei colloqui tra il presidente Assad e l’inviato di Onu e Lega Araba Lakdhar Brahimi giunto venerdì nel Paese per tentare di ottenere un “cessate il fuoco” almeno per la festa musulmana del Sacrificio che inizia il prossimo 26 ottobre. Brahimi ha lanciato un appello alle parti perché depongano le armi a partire già da stasera o entro domani con l'obiettivo di preparare il terreno a un dialogo globale. Dal canto suo Assad ha espresso sostegno agli sforzi del mediatore dell’Onu e sottolineato che il suo governo è pronto a cercare una soluzione politica della crisi purché sia rispettata la sovranità territoriale e negata la possibilità di interventi stranieri.








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