Unicef: bambini uccisi in Siria e Afghanistan, un "mostruoso conteggio di morti"
"Un altro attentato, venerdì scorso, in Afghanistan. Fra i 15 morti e i 18 feriti,
si contano molti, troppi bambini. Il bus esploso a causa di un ordigno era diretto
a una festa di matrimonio”. Tutto questo avviene “mentre infuriano i bombardamenti
in Siria da parte delle forze governative. Tra le circa 50 vittime dell‘ultimo raid
- riferisce l'agenzia Sir - ci sono 9 donne e 23 bambini. Bambini, quelli uccisi in
queste ultime ore, che accrescono un già mostruoso conteggio di morti”. Lo afferma
in una nota Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef, sottolineando che i bambini sono
“di nuovo protagonisti in negativo di un conflitto, quello siriano, che s‘inasprisce
giorno dopo giorno, e di un focolaio di guerra, quello afghano, non ancora estinto.
Quanto tempo e quanti appelli serviranno perché lo sfacelo non si bagni di altro sangue
innocente? Sangue di bambini colpiti nella loro quotidianità, sangue di bambini che
andavano a una festa di matrimonio con le loro madri”. L‘Unicef è da “sempre impegnata
con tutte le proprie forze nelle zone di guerra” e continuerà ad aiutare “i più bisognosi,
primi fra tutti i bambini”. “Mi auguro - conclude Iacomini - che la comunità internazionale
metta in atto con la dovuta celerità ed efficacia tutti i provvedimenti necessari
a frenare la furia di guerre politiche e conflitti interreligiosi”. (R.P.)Ultimo
aggiornamento: 22 ottobre