2012-10-20 13:47:24

Nigeria: a Oyo cristiani e musulmani insieme per la pace


Disoccupazione, lotta per le risorse naturali e strumentalizzazioni della politica sono i grandi nemici della convivenza pacifica tra i popoli e le fedi della Nigeria: lo dice all'agenzia Misna mons. Emmanuel Badejo, il vescovo di Oyo, raccontando di un simposio interreligioso organizzato questo mese dalla sua diocesi. “Con i rappresentanti delle religioni tradizionali e delle diverse comunità cristiane e musulmane – dice mons. Badejo – abbiamo discusso di come le violenze minaccino la pace soprattutto quando si sostiene siano commesse nel nome della fede”. Nel territorio della diocesi di Oyo - riferisce l'agenzia Misna - vivono circa due milioni di persone. Nonostante si trovi nel sud della Nigeria, per lo più cristiano, la diocesi è abitata in prevalenza da musulmani. I cristiani sono circa 600.000 e i cattolici appena 55.000. Come nelle edizioni degli anni scorsi, il simposio ha accolto e sollecitato il contributo di tutti. “L’elemento sul quale ci siamo trovati d’accordo – dice il vescovo – è che tra le prime cause delle violenze in Nigeria ci sono la disoccupazione e le strumentalizzazioni di chi cerca di far leva sul senso di appartenenza religiosa per conquistare il potere politico a livello locale o nazionale”. Il titolo dell’ultima edizione del simposio è stato “Violenze nel nome della religione: una preoccupazione per tutti”. Ai lavori ha partecipato anche il capo degli imam di Oyo. In un documento approvato al termine del simposio si fa riferimento agli attentati rivendicati soprattutto nel nord della Nigeria da Boko Haram, un gruppo armato che sostiene di battersi per l’applicazione della sharia. “Boko Haram afferma di essere un gruppo islamico – si sottolinea nel testo – ma le sue stragi sono condannate alla stessa maniera sia dai cristiani che dai musulmani”. (R.P.)







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