2012-10-19 07:58:22

Vertice internazionale in Mali per il futuro del Paese. Distrutti altri mausolei a Timbuctù


Vertice decisivo ieri in Mali per decidere il futuro del Paese dopo il golpe che ha di fatto diviso in due lo Stato africano. Giovedì manifestazioni di piazza contro l’ipotesi di un intervento internazionale mentre prosegue la distruzione dei mausolei di Timbuctù. Benedetta Capelli: RealAudioMP3

Duemila persone hanno protestato ieri a Bamako scandendo slogan contro i “tentativi di confiscare la sovranità nazionale”. Il riferimento è all’ipotesi di un intervento militare e internazionale avallato dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu che, la scorsa settimana, ha concesso un lasso di tempo all’Ecowas, la comunità economica dell'Africa occidentale, per mettere a punto una soluzione e pacificare il Mali. Il Paese, dal golpe del marzo scorso, è di fatto spaccato in due: da una parte il Nord in mano agli islamisti di Ansar al Dine, legati ad al Qaeda nel Maghreb, e ai Tuareg; dall’altra il Sud controllato da un governo di transizione presieduto dal presidente ad interim Traorè. La questione sarà oggi affrontata in un vertice a Bamako alla presenza di delegati dell’Unione Africana, dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite – con Romano Prodi, inviato dell’Onu per il Sahel – e l’Ecowas. Si discuterà anche dell’invio di 3mila uomini nel nord del Paese. Intanto a Timbuctù, patrimonio dell’Unesco, gli islamisti hanno continuato la loro opera di distruzione colpendo ieri i mausolei del quartiere di Kabara – considerati simboli dell’idolatria - tra l’incredulità e lo sgomento di centinaia di persone.

Ultimo aggiornamento: 20 ottobre







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