2012-10-19 16:28:35

Libano: attentato nel quartiere cristiano di Beirut, 8 le vittime. Mons. Matar: vogliono spingerci nella guerra


Manifestazioni e scontri in diverse località del Libano, dopo l’attentato di ieri che ha provocato almeno 8 morti e decine di feriti in un quartiere cristiano di Beirut. Tra le vittime anche un alto funzionario dei servizi segreti, considerato il vero obiettivo dell’azione. Il leader dell’opposizione libanese, Saad Hariri, accusa apertamente la Siria. Sentiamo Eugenio Bonanata: RealAudioMP3

Sono diversi gli esponenti dell’opposizione che puntano il dito contro il regime Siriano. L’ex primo Ministro Saad Hariri ha accusato il presidente siriano Assad di essere il mandante dell’attentato di oggi e quindi di aver assassinato il sunnita Wissam al-Hassan, il leader dell’intelligence della polizia libanese. L’uomo, di recente aveva scoperto un piano terroristico che ha portato all’arresto dell’ex ministro dell’informazione, stretto alleato del presidente Bashar al Assad. Damasco oggi ha condannato immediatamente l’attentato definendolo “un atto terroristico ingiustificabile”. “Il regime siriano vuole terrorizzare il Libano e trascinarlo nel caos regionale”, affermano invece deputati della Falange, partito libanese di opposizione ostile alla politica siriana. La sede della formazione è stata investita dalla potente deflagrazione, avvenuta nell’ora di punta, che ha colpito due palazzi residenziali. Dopo l’attentato in varie zone del paese ci sono state manifestazioni di protesta da parte della componente sunnita, che in alcuni casi sono degenerati in scontri. Dalle cancellerie occidentali, Francia, Stati Uniti e Italia hanno condannato quanto avvenuto.

L’arcivescovo maronita di Beirut, Paul Youssef Matar, ha sentito l’esplosione dalla sua residenza. Manuella Affejee lo ha intervistato: RealAudioMP3

R. – J’ai entendu de ma maison, de l’archevêché …
Da casa mia, dall’arcivescovado, ho sentito una grande deflagrazione, a un chilometro, ottocento metri da qui … E’ stata fortissima, hanno tremato le finestre. Poi, mezz’ora dopo, dalla televisione abbiamo saputo che erano state piazzate una o forse più bombe davanti ad un edificio. Per il momento non si sa se nel mirino ci fossero delle personalità politiche. La deflagrazione c’è stata a una sessantina di metri dalla sede del Partito falangista e a quattrocento metri da un’altra sede. Sembra però che, alla fine, il bersaglio fossero soltanto i civili stessi. Le conseguenze sono tragiche: numerose vittime tra morti e feriti, due edifici semidistrutti. Questo ha scosso il Paese, l’equilibrio psicologico delle persone … è veramente deplorevole.

D. – Pensa che questo attentato sia stato rivolto in particolare ai cristiani?

R. – Il s’est produit en plein quartier chrétien; qui est visé ce sont évidemment …
E’ avvenuto in pieno quartiere cristiano; i bersagli erano chiaramente le persone, i civili. Ed è questo che lo rende più grave: non è, infatti, una guerra politica, non sono i politici il bersaglio degli attentati, ma i poveri civili nelle loro case. Questo provocherà ancora più terrorismo, ancora più paura … Aspetteremo ora di sapere – se mai potremo saperlo! – chi c’è dietro a quest’attentato. Noi cerchiamo di lavorare perché il nostro Paese non sia coinvolto in quello che sta accadendo in Siria, ma ci sono persone che vogliono invece spingerlo nella guerra … non lo so. So che ci vuole tanta saggezza, tanta forza per salvare questo nostro Paese.

Ultimo aggiornamento: 20 ottobre








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