Domani le Canonizzazioni della Beata Maria del Monte Carmelo e di Pietro Calunsgod
Fondatrice dell’Ordine delle Concezioniste Missionarie dell’insegnamento, suor Carmen
Sallés y Barangueras, meglio conosciuta come Beata Maria del Monte Carmelo, era animata
da un’ardente spiritualità mariana. Fine educatrice, nata a Burgos in Spagna nel 1892,
riuscì a diffondere il suo messaggio in tutti i continenti. Domani, insieme ad altri
6 Beati, il Papa la proclamerà Santa. Benedetta Capelli ha intervistato la
postulatrice della sua causa suorMaria Asunción Valls Salip:
R. – Madre Carmen
Sallés, cuando… Madre Carmen Sallés, quando disattese l’impegno matrimoniale che
i genitori speravano per lei, entrò come novizia per alcuni mesi nelle Adoratrici.
Lì scoprì la realtà delle donne prostitute e delinquenti: si chiese allora come avrebbe
potuto confortare queste donne grazie all’intercessione dell’Immacolata Concezione.
Nacque in lei un’intuizione che risultò fondamentale: prepararle sin dal principio,
come dal principio lo fu Maria Immacolata, per essere nel mondo, nella società, nel
lavoro e nella famiglia, realizzare quel sogno di donna che Dio aveva nel preparare
Maria. Decise quindi di impegnarsi nel campo dell’educazione. Trovò il suo spazio
tra le domenicane dell’Annunziata, ma poi capì – era la seconda metà del XIX secolo
– che, da quel momento in poi, la donna doveva andare oltre, doveva avere una formazione
più ampia e così, con un gruppo di consorelle, si separò dalle domenicane e fondò
una nuova Congregazione: la Congregazione delle Concezioniste Missionarie dell'Insegnamento,
il cui carisma era formare la donna alla luce di Maria Immacolata. Questo doveva essere
per le donne di tutto il mondo.
D. – Chi era Maria per Carmen Sallés?
R.
– Antes todo Madre. Yo diría Madre y modelo... Anzitutto Madre. Io direi Madre
e modello. A tutte le bambine, in qualsiasi contesto e in qualsiasi situazione le
incontrasse, diceva sempre: “Chiedi a Maria, che è tua Madre”. Ma subito dopo diceva
anche che “in tutta la nostra vita dobbiamo guardare a Gesù Cristo, a imitazione di
Maria Immacolata. Questo è il cammino per arrivare a Cristo!”.
D. – Qual è
l’attualità del suo messaggio?
R. – En este momento, mire, lema de la canonización… In
questo momento, il motto della canonizzazione è: “Avanti, sempre avanti, Dio provvederà”.
Quindi, quello che Carmen Sallés ci dice oggi, in questo momento di crisi, è di essere
come lei una persona coraggiosa che, anche di fronte alle difficoltà, sa sempre che
c’è la Provvidenza di Dio, c’è l’aiuto di Dio, che ci guarda – diceva Madre Carmen
– come un padre guarda il suo figlio piccolo.
D. – Quanto oggi è diffusa la
Congregazione delle Concezioniste?
R. – La Congregación hoy en Europa esta
en España y en Italia… In Europa, la Congregazione è presente in Italia e in Spagna.
Ma si trova anche in Africa, (in Guinea Equatoriale, nei due Congo – Repubblica Democratica
e Repubblica Popolare – in Camerun); in America, dove è sia nel nord che nel sud (Stati
Uniti, Messico, Venezuela, Repubblicana Dominicane e Brasile). In Asia è presente
in Corea, Giappone, Filippine, India e Indonesia.
D. – Qual è il miracolo
che renderà la Beata Carmen Santa?
R. – Fue realizado dos anos después de la
beatificación, en el 2000... Si compì due anni dopo la sua Beatificazione, nel
2000, in Brasile e fu una bambina, Maria Isabel a riceverlo: aveva tre anni, era stata
colpita da ischemia celebrale. Aveva perso completamente forza nelle braccia e nella
schiena: non riusciva più a parlare e fu quindi costretta a lasciare la scuola. Tanto
nella scuola quanto nella famiglia si iniziò la novena a Madre Carmen. Erano già 11
giorni che la bambina era malata, ormai la malattia era conclamata e i medici sostenevano
che anche nella migliore delle ipotesi non c’erano speranze di guarigione e di un
recupero totale, forse soltanto parziale. Nel quinto giorno della novena, la bambina
risultò completamente guarita, senza riportare alcuna conseguenza. Il giorno precedente
alla Canonizzazione compierà 16 anni e testimonierà la sua storia accogliendo i pellegrini
il giorno 20.
Tra i Beati che domenica il Papa canonizzerà in Piazza San Pietro
c’è anche il 17.enne Pietro Calungsod, catechista filippino, ucciso nel 1672 insieme
al superiore della missione dei Gesuiti nelle isole Marianne, san Diego Luis de San
Vitores. Una morte violenta dovuta all’accusa di avvelenare i bambini con l’acqua
benedetta usata per il battesimo. Benedetta Capelli ha intervistato mons.Ildebrando Leyson, rettore del Santuario dedicato al Beato Calungsod nelle
Filippine:
R. – Il Beato
Pietro Calungsod era soltanto un ragazzo di 17 anni quando subì il martirio, il 2
aprile 1672. Era catechista e assistente dei missionari Gesuiti nelle isole Marianne.
Lo chiamavano il “catechista virtuoso”. Era un buon cattolico e non soltanto per la
sua fede, ma anche per aver portato la sua fede agli altri come missionario. E poi
ha dato la sua vita per quella fede e quindi è un esempio per noi cattolici che abbiamo
appena iniziato questo Anno della fede e abbiamo appena celebrato i venti anni dalla
pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.
D. – Il sacrificio di
questo martire assieme al suo superiore, padre Diego Luis de San Vitores, ha dato
frutti nelle Filippine?
R. – Sì, perché invece di perdere la fede, nelle Isole,
è cresciuta la fede tra i nativi. Morì accanto al sacerdote superiore: non ha avuto
paura di dare la sua vita.
D. – Come è cresciuta la sua fama di santità?
R.
– Dopo la Beatificazione del beato Diego Luis San Vitores, abbiamo saputo che c’era
un compagno che si chiamava Pietro. Diverse persone hanno avuto favori e grazie ricevute.
Allora la devozione è cresciuta, non solo nelle Filippine ma in diverse parti del
mondo.
D. - Sarà il secondo Santo delle Filippine: questo cosa significa per
un Paese così cattolico?
R. – Sicuramente, ci sono altri santi filippini ma
non ancora dichiarati. Un secondo Santo così giovane rappresenta una chiamata per
tutti i filippini, specialmente per i giovani a conoscere la nostra fede e a vivere
questa fede.
D. – C’è un episodio particolare della vita di questo giovane
ragazzo che l’ha colpita particolarmente?
R. – Tanti filippini stanno cercando
lavoro in diverse parti del mondo, mentre lui era andato in missione per lavorare
nella vigna del Signore. Noi filippini dobbiamo portare la nostra fede in quelle diverse
parti del mondo.