2012-10-18 07:55:11

Mercati in volata, spread giù. Oggi vertice dei 27 a Bruxelles, ma non si parlerà di crisi


Buoni risultati ieri delle borse europee. Contrattazioni in crescita e spread in calo, nel giorno delle maggiori preoccupazioni per la Grecia, in attesa di ulteriori aiuti internazionali per evitare la bancarotta. Ed oggi a Bruxelles andrà in scena il vertice dei 27 capi di Stato e di governo. Il servizio è di Salvatore Sabatino: RealAudioMP3

Una tappa di passaggio. Il vertice che si apre oggi a Bruxelles, tranne sorprese dell’ultimo minuto, non dovrebbe riservare colpi di scena. Anche perché si tratta del primo summit da lungo tempo non dedicato alla crisi. Una scelta criticata da più parti, perché sulla riunione aleggerà – volente o nolente – l’ombra degli spettri di Grecia e Spagna, i due anelli deboli della catena economica del vecchio continente. Proprio il Paese ellenico si fermerà oggi per il secondo sciopero generale nel giro di tre settimane, mentre quello iberico vivrà la stessa paralisi il 14 novembre. Madrid, di suo, ha un maggior carico di speranze: alimentato dal mancato taglio del rating da parte di Moody’s, e dai mercati che ieri hanno premiato la sua economica. Segnali certamente rassicuranti, ma che cozzano, con i dati sulla povertà, diffusi sempre ieri dalla Rete europea per la lotta alla povertà, secondo cui, sono quasi 13 milioni i cittadini'' spagnoli ''che non riescono a condurre una vita dignitosa a causa di un reddito totalmente insufficiente''. l’economista Francesco Carlà:

R. - problemi strutturali spagnoli restano all’orizzonte. I problemi spagnoli riguardano essenzialmente la difficoltà di riassorbire una gigantesca bolla immobiliare che ha fiaccato le banche. Però, dall’altra parte c’è un rinnovato interesse per i titoli di Stato, anche dei Paesi periferici, a livello globale. Di fatti, le ultime aste spagnole sono andate piuttosto bene e questo, per il momento, ritarda la richiesta di aiuti da parte degli spagnoli. Non so quanto questo sia, però, tatticamente intelligente, da parte di Madrid.

D. – Ma la Spagna, con tutte le misure anticrisi prese dal governo, che stanno provocando anche sollevazioni popolari, a questo punto può tirare un sospiro di sollievo o ancora no?

R. – Un sospiro di sollievo… a breve. Il problema è sempre: come conciliare i momenti che appaiono positivi con eventuali improvvisi cambiamenti di umore dei mercati, dovuti magari anche a iniziative delle agenzie di rating.

D. – Complessivamente, l’Europa a che punto è nella battaglia contro la crisi che la attanaglia ormai da parecchio tempo?

R. – Da un punto di vista finanziario, non siamo stati mai messi così bene negli ultimi sei mesi. Quindi, diciamo che è ad un punto migliore delle attese, per usare il linguaggio degli analisti. Da un punto di vista economico, io credo – invece – che la crisi proseguirà probabilmente per tutto il 2013.













All the contents on this site are copyrighted ©.